BRESSANA BOTTARONE - Il bottino pieno nelle due gare di Coppa Italia, con il conseguente passaggio del turno, ha dato fiducia e carica al Bressana, che domani inaugura il suo campionato con la trasferta di Robbio. Mister Truffi si gode l'avvio sprint della sua armata.
BISOGNA ESULTARE DOPO LE VITTORIE
“Sono contento di quanto abbiamo fatto finora, il passaggio del turno in Coppa era il primo obiettivo e l'abbiamo centrato. La squadra sta acquisendo consapevolezza della sua forza. Siamo ancora al 50-60 % del nostro potenziale, abbiamo fatto un lavoro atletico importante, impostato con Marco Farina e possiamo migliorare tanto”. Da tecnico navigato, Truffi rileva il pericolo della troppa pressione che grava sulla squadra e racconta un retroscena relativo alla trasferta di Muggiò:” Questo è l'anno del centenario e la società ha lavorato molto bene sul mercato, si avverte un'euforia contagiosa attorno alla squadra. Bisogna però stare attenti, non vorrei che passasse il concetto che questa squadra debba vincere per forza. L'altra sera, a Muggiò, ho visto che i ragazzi erano quasi imbarazzati nell'esultare per la vittoria, come se la vittoria fosse scontata e semplice e questo non mi piace. Anche perchè se le cose dovessero andar male, cosa succederebbe? Anche Coccu, l'altra sera, era un po' stupito e mi ha chiesto giustamente se qui non si esulta dopo le vittorie”.
NON DOBBIAMO SPEGNERE LA LUCE
Sui temi tattici emersi dalla sfida vinta a Muggiò, mister Truffi sottolinea un'area di miglioramento:” Nella seconda parte del secondo tempo, abbiamo un po' spento la luce, dopo aver sprecato diverse volte la possibilità di fare il 3-0. Iacchini è stato bravo con tre interventi importanti e la nostra difesa ha evitato altri pericoli. Nei momenti di sofferenza e difficoltà, dobbiamo essere più compatti, imparando a difendere di squadra. ”. Il condottiero degli arancioni, decisamente in clima-campionato, lancia poi un monito molto chiaro:” Voglio mandare un avviso ai naviganti. I giocatori del Bressana sono contentissimi di stare qui, quindi è il caso di evitare di chiamarli o di contattarli attraverso altre persone. Io sono abituato a guardare in casa mia, e vorrei che anche gli altri pensassero alle loro cose. La rosa del Bressana resterà questa per tutto l'anno, mi auguro che i diretti interessati abbiano capito e la smettano con certi comportamenti poco corretti”.
Alessandro QUAGLINI