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Politica - Venerdì, 16 Agosto 2013 11:42

VOGHERA - L'Italia del Rispetto, un cittadino scende in campo

fabio aquilini tnUna nuova formazione politica

VOGHERA A Voghera è nato un nuovo soggetto politico. E' nato infatti il movimento civico “L'Italia del rispetto”, fondato da Fabio Aquilini, titolare  della Cartaria vogherese. Aquilini ha già vissuto esperienze politiche in passato come consigliere comunale tra le fila della Lega Nord, nell'epoca della giunta Ferrari, a cavallo tra il 1993 e il 1995.

 

DOPO 20 ANNI, PRONTO A SCENDERE IN CAMPO - Fu però un impegno che si concluse in breve tempo perchè “mi ero accorto che erano i soliti giochi di potere e gli interessi personali a farla da padrone , e non era un discorso che da semplice cittadino mi interessava portare avanti”, spiega Aquilini. Lasciata la politica, Aquilini ha seguito un percorso interiore spinto dalla passione per le discipline orientali e oggi, a vent'anni di distanza, è pronto a tuffarsi nuovamente nel mare tempestoso della politica con uno spirito completamente nuovo. L'obiettivo sono le elezioni comunali del 2015.  In questa intervista Fabio Aquilini ci illustra le sue idee e i programmi del neonato movimento civico.   Da dove è nata l'esigenza di tornare ad occuparsi di politica? “Mi sono accorto, anche grazie al mio lavoro, che c'è un'incomprensibile distanza tra amministrazione e cittadini, quasi due corpi estranei l’uno per l’altra. All’ultima Ascensione solo 7 espositori erano vogheresi. Ho voluto capire il perché e mi sono accorto che, semplicemente, nessuno si era preso la briga di contattarli tutti per spingerli a partecipare. E’ questo l’interesse del Comune per il proprio territorio?”.  

Come mai la scelta di questo nome: “l'Italia del rispetto”? “Perché è dal rispetto degli uni verso gli altri che bisogna partire per ricostruire la politica e la nostra società. Io voglio che gli amministratori scendano dal piedistallo e si sentano debitori nei confronti dei cittadini che li hanno votati, non padroni o creditori. Che imparino a dire “grazie” e a parlare alla gente da pari a pari”.

La presa di distanza dalla politica attuale e il rispetto dei temi etici come principi basilari del vostro pensiero. Possiamo dire che avete della affinità con il Movimento di Grillo? “Al di là che ne abbiamo abbastanza entrambi di come vanno le cose in Italia direi di no. L’approccio filosofico è del tutto diverso. Io non amo la politica urlata e la violenza, anche se è solo verbale. Vedo troppa rabbia dietro il 5 Stelle. La rabbia porta a voler distruggere prima di preoccuparsi di cosa riedificare e non funziona. Innanzitutto si dovrà tornare a fare politica in primis per passione e non per convenienza”.

La passione viene evocata spesso anche dai grllini. Che opinione ha in merito ai compensi degli amministratori locali? “Posso dire che i canditati eletti tra le nostre fila non potranno in ogni caso percepire una diaria netta superiore a 1500 euro. Le rimanenze andranno agli assessorati più bisognosi”.

In vista delle prossime elezioni comunali come avete intenzione di muovervi? “Innanzitutto cercheremo di creare un gruppo di persone che condivida i nostri principi etici e filosofici. Poi cercheremo di allargare il cerchio il più possibile. Per trasparenza presenteremo i nostri candidati con largo anticipo, che saranno persone rispettose, preparate e umili”.

Avete già una bozza di programma? “Abbiamo le idee chiare su una serie di punti imprescindibili: innanzitutto, come detto, vogliamo riavvicinare la politica ai cittadini, e non metaforicamente ma fisicamente: dobbiamo ricostruire le Circoscrizioni, grazie alle quali i cittadini potranno riferire i loro disagi e saranno il ponte con l’amministrazione. Per capire i bisogni reali bisogna parlare faccia a faccia con le persone. Creeremo anche una rete informatica che colleghi direttamente sindaco e cittadini. Poi verrà la cultura, con iniziative artistiche di ogni genere, musicali e sportive. Abbiamo dei talenti incredibili riconosciuti in Italia e in Europa, ma non gli si dedica nessuna attenzione. Per questo la riapertura del teatro Sociale, per cui si è detto che non ci sono soldi, sarà un passo imprescindibile. E se penso a quanto si è speso per il PalaOltrepo….”.

Un tema sempre all'ordine del giorno nella politica vogherese è quello della vaibilità. Sensi unici che cambiano di frequente, difficoltà a trovare parcheggio.. come valuta la situazione? “Il problema principale è il centro storico. Il cuore pulsante è sempre stato il commercio, oggi in sofferenza per molti motivi e le scelte dell’amministrazione non aiutano. Basterebbe parlare coi commercianti per capirlo. Loro soffrono per il doppio senso in via Cavour, ma chi li ascolta? Bisogna riaprire via Emilia e disporre il centro in una rete a senso unico, eliminare tutti i parcheggi a pagamento e disporre una sosta massima di un ora”.

Alessandro QUAGLINI

 

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