PER IL NOSTRO COMUNE 32 MILA EURO IN MENO - Il Sindaco Carlo Ferrari dice: «È già da diversi anni che la situazione politica ed economica si prospetta sempre più difficile ed incerta: continui tagli, impossibilità di ottenere contributi e via dicendo. Abbiamo però assistito ad un vero e proprio tracollo alla fine di agosto quando siamo venuti a conoscenza dell’importo dei tagli dei trasferimenti statali che hanno coinvolto tutti i piccoli comuni. Per Montesegale si è trattato di una riduzione di circa 32.000 euro tanti, tantissimi, troppi: è circa il 20% dei trasferimenti statali del 2011».
I TAGLI SONO DAVVERO UN PROBLEMA – “Il che mi sembra complichi parecchio le cose... – prosegue il Sindaco - «In questi anni di amministrazione abbiamo già costantemente assistito a una progressiva riduzione dei trasferimenti cui abbiamo cercato di sopperire con un’attenta ed oculata gestione, riuscendo lo stesso a fare alcune opere di cui il paese aveva assoluto bisogno e a garantire molti servizi anche migliorandoli. Stiamo garantendo l’assistenza domiciliare gratuita ai nostri anziani, un servizio di telesoccorso per le persone sole con più di 65 anni, il servizio di trasporto alunni completamente gratuito, abbiamo esentato i piccoli esercizi commerciali dalla TARSU per i primi due anni di attività. Nonostante quest’ultima riduzione ci abbia lasciato senza risorse non abbiamo aumentato le aliquote IMU (Imposta municipale unica) ovvero sono rimaste al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case (ricordando che comunque il 3,8 per mille, quindi una parte davvero ingente, finisce nelle casse dello Stato) ed è una scelta sociale – afferma Ferrari– dettata dal momento drammatico dei cittadini”. Può sembrare un miracolo e invece è solo buona amministrazione, è solo un dovere svolto con passione. Fermo restando le gravi difficoltà confermiamo il nostro impegno a fare, sviluppando ulteriormente le nostre progettualità e la nostra azione di presenza, stimolo e rappresentazione degli interessi del nostro territorio. Insomma crediamo di far parte di quei territori e comunità che ce la vogliono fare!