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VOGHERA - Monti chiude il Tribunale e fra poco sarà caos
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Dipendenti, utenti e professionisti a Pavia VOGHERA Non ha sentito ragioni, proposte, proteste, pareri e singole esigenze giudiziarie. Mario Monti ha calato la scure e fra 18 mesi il Tribunale di Voghera chiuderà i battenti. Lasciando nella nostra città un edificio vuoto e creando molti disagi.
NESSUN RISPARMIO, MA TANTI DISAGI - Il Sindaco Carlo Barbieri, ma anche il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Paolo Zambianchi, avevano "bollato" il piano di riordino dei presidi giudiziari come un "Progetto Propaganda" del Governo. E, in effetti, conti alla mano, il risparmio sarà davvero esiguo se non nullo. Da una parte,infatti, l'edificio che ospita attualmente il tribunale rimarrà vuoto. Un edificio che nel corso degli ultimi anni è stato spesso oggetto di interventi, tanto che il Comune (proprietario dell'immobile) ha investito oltre 700 mila euro. Dall'altra, il Tribunale di Pavia, la sede attuale, non sarà in grado di ospitare il nuovo indotto (dipendenti, professionisti e utenti), proveniente dai tribunali di Pavia e Vigevano. Probabilmente anche la nuova sede di via Romagnosi e quindi si sta già pensando ad un possibile recupero strutturale dell'ex arsenale, che costerà alcuni milioni di euro.
ODISSEA ANCHE PER UN SEMPLICE CERTIFICATO - Come spesso accade, però, i disagi più grandi ricadranno sui cittadini. Anche per ottenere un semplice certificato penale sarà necessario recarsi a Pavia e se pensiamo che questo documento potrebbe servire a un residente di Zavattarello o di Santa Margherita Staffora ci rendiamo conto dell'ennesimo enorme errore commesso da un Governo tecnico, che lentamente sta affossando l'Italia. Non da ultimo, è abbastanza singolare decidere di chiudere il Tribunale di Voghera quando nella nostra città c'è un carcere di massima sicurezza.
MONTI NON CI HA NEMMENO ASCOLTATO - "“Nel varare il decreto che sopprime numerosi Tribunali (tra i quali Vigevano e Voghera) il Governo ha platealmente disatteso i pareri votati da Camera e Senato, peraltro conformi ai pareri resi da tanti consigli giudiziari in tutta Italia. Un atto di straordinaria arroganza che dimostra come il Premier, nonostante le smentite, consideri il Parlamento come un inutile ostacolo al suo governo illuminato". Non usa mezzi termini il parlamentare pavese Carlo Nola nel commentare la deisione del governo di sopprimere 29 tribunale e 220 sedi distaccate. "Ora il Parlamento stesso ha il dovere di ricondurre a ragionevolezza un Governo che ormai procede solo a tagli e stangate", conclude Nola.
Andrea PESTONI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
