SERVONO MODELLI DI SVILUPPO PIU' COERENTI - Ritengo che il PGT avrebbe potuto offrire l'occasione di ripensare la città secondo modelli di sviluppo più coerenti con le sue effettive esigenze, oltre che con i temi della sostenibilità, invece a Voghera abbiamo assistito ad un continuum quanto mai originale con il vecchio strumento urbanistico, ormai molto datato. Dall'entrata in vigore del vecchio PRG le amministrazioni sono cambiate, i tempi sono cambiati, la società è cambiata, ma il modello di sviluppo di Voghera è restato identico, e ugualmente sovradimensionato rispetto alle sue reali esigenze. Se il modello insediativo sociale ed economico degli anni 80 prevedeva la crescita a prescindere e la crescita non c'è stata, mi sono chiesto come sia possibile che le scelte di oggi possano ricalcare gli stessi errori di programmazione e sviluppo che da 30 anni pesano sulla città. . Non è verosimile immaginare un incremento interno di natalità tale da giustificare questi numeri, né sono attesi flussi migratori di vasta portata. Inoltre, non vi è boom economico o la creazione a Voghera di nuove aziende di richiamo, stiamo anzi vivendo una crisi economica epocale, che mediamente, ogni mese, falcia un'azienda del nostro territorio. E incuranti di questa realtà, a fronte di una popolazione residente di circa 40.000 persone, a Voghera si prevede di realizzare alloggi per 13.600 nuovi abitanti pari ad una crescita demografica di oltre il 30%. Probabilmente il PGT vogherese non avrebbe fatto una piega se fossero stati scoperti a Medassino dei giacimenti petroliferi tali da far immaginare uno sviluppo industriale economico e sociale in tutta la città e probabilmente in tutta la Provincia, ma ahimè così non è. Non nascondo ovviamente che ci siano aspetti del PGT positivi come lo sviluppo della ex-caserma, ma un amministratore ha il dovere di fare un bilancio e di scegliere secondo coscienza e criteri di buona amministrazione.
Federico Taverna
Vicecapogruppo PdL Voghera