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Politica - Lunedì, 21 Maggio 2012 10:03

PAVIA - Le Acli condannano l'attentato di Brindisi

"Adesso bisogna reagire"


PAVIA Le bombe esplose ieri a Brindisi sono un atto vigliacco contro giovani incolpevoli, atto che richiede una reazione civile che sia un segnale di difesa della civiltà, della legalità e della democrazia.

 

 

INQUIETANTI COINCIDENZE - Inquietanti coincidenze: dal nome della scuola, dedicata a Giovanni Falcone e a Francesca Morbillo, alla ricorrenza del ventennale della strage di Capaci, alla collocazione della scuola sul percorso della carovana della legalità, al ritorno agli anni bui delle stragi delle mafie.
Questo atto rappresenta una aperta sfida non solo alla Democrazia e alle istituzioni Repubblicane, ma a tutti i cittadini che quotidianamente si battono sul lavoro, nelle scuole e in ogni ambito di vita per la legalità e la giustizia - spiega il presidente Riccardo Rovati -  Il fatto che sia stata coinvolta una scuola aggiunge, alla gravità del fatto, l’aspetto della viltà! Si colpiscono le scuole perché si vuole colpire il futuro di questo paese, si vuole colpire il luogo dove vengono affrontati i temi della legalità e della cittadinanza attiva, temi che la mafia teme più di qualsiasi altra cosa perché mette a repentaglio il proprio potere e le proprie radici. Giovanni Falcone disse che la mafia non era affatto invincibile; sicuramente tra i suoi miti c’è
quello dell’invincibilità, che ne consolida il potere quando non lo si combatte con l’azione più efficace rappresentata dall’azione educativa.
Ecco perché è drammaticamente significativa la scelta di colpire una scuola. Ci uniamo a quanti credono nell’impegno educativo per costruire una società fondata sull’affermazione dei valori, del rispetto e della dignità dell’altro; invitiamo tutti gli uomini a impegnarsi, deponendo sentimenti di vendetta, accanto a chi opera quotidianamente per costruire una civiltà giusta e pacifica in contrasto con chi cerca di imporsi con le armi, la
violenza e la prepotenza.


OCCORRE UNA RISPOSTA - Occorre rispondere con una mobilitazione di base che parta dai giovani e dalle forze democratiche per riproporre la centralità del rispetto della legalità, della giustizia e della democrazia anche con forti segnali di mobilitazione in ogni luogo di lavoro e di incontro, nelle
piazze come nelle scuole per affermare la cultura della legalità e la sconfitta di progetti di terrore e di prepotenza nella convinzione che anche in tempi bui di difficoltà ci debba essere posto per la speranza. Invitiamo i cittadini e le forze sociali, politiche e sindacali a mobilitarsi in questa direzione per
esprimere solidarietà e vicinanza alle famiglie duramente colpite da un attentato di inaudita viltà. Siamo fermamente convinti sia necessario dare una risposta tempestiva che non dia tregua a chi ha commesso questo atto criminale che ha colpito ragazzi inermi che rappresentano il volto
pulito, la speranza e il futuro del paese. Ci appelliamo a chi sa e a chi ha visto, alle madri, alla mogli, ai figli degli attentatori affinché, in un sussulto di umanità, li convincano a consegnarsi alla magistratura.

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