L'intervento del segretario Garofoli
VOGHERA E' un'estate politica sempre più all'insegna del botta e risposta, dopo la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il sindaco Carlo Barbieri e l'appoggio della maggioranza alla giunta di palazzo Gounela, interviene ora il segretario cittadino del Pd (e consigliere comunale) Enzo Garofoli.
LO STATO DI SALUTE DELLA MAGGIORANZA - Mi preme qualche considerazione sulle notizie riguardanti la vicenda Barbieri - Marchese, il Consiglio comunale e le opportunità di sospensione dalle cariche dei personaggi coinvolti in questa vicenda. Innanzi tutto qualche puntualizzazione sullo stato di buona salute della maggioranza; “Tutte balle, la maggioranza lavora benissimo e non è mai stata così coesa” tuona il Coordinatore Cittadino del PDL Rocca. Evidentemente tutti siamo stati preda di un’allucinazione collettiva quando lo abbiamo sentito chiedere in Aula Consiliare le dimissioni dell’Assessore Di Valentino perché “non allineato con la Giunta” sul caso Echovit; altrettanto, dovevamo essere poco lucidi quando i capigruppo di Lega, Udc e Rinnnovare Voghera hanno sollecitato (più volte negli ultimi mesi) una verifica politica, pena la rottura dell’alleanza.
LA DISAVVENTURA DEL SINDACO - Poi c’è stata la disavventura giudiziaria del Sindaco e del commercialista Marchese (che hanno una società in comune, non è certo un reato), che si vuol far passare come conclusa ma che conclusa non è. Lungi da noi voler entrare nei dettagli di carattere legale, ma non si può certo dire che questa Amministrazione abbia il vento in poppa; è comprensibile che, dopo aver avuto oltre il 60% un anno fa, sia duro ammettere che il vento sia cambiato e che il consenso sia evaporato. Ma cercare di far finta di niente non li aiuterà a sopravvivere per molto. Sullo “sciacallaggio”: il PD non ha gioito per l’arresto di Barbieri; uno shock come quello di pochi giorni fa non fa certo bene alla nostra città. Per cui, se l’accusa era per noi la rispediamo al mittente. Ciò non toglie che la richiesta di un passo indietro del Sindaco fosse (e riteniamo sia ancora) cosa saggia; innanzi tutto perche riteniamo che chi finisce “toccato” da inchieste legate alla corruzione debba difendersi non trascinando con sé in alcun modo il ruolo istituzionale che ricopre. Questo vale per tutti, di qualunque parte politica. Dobbiamo essere severi prima di tutto con noi stessi, prima di esserlo con gli altri. Ed è per questo che la recente vicenda di Penati non può e non deve avere una valutazione diversa e deve essere trattata con lo stesso rigore che noi invochiamo per il caso Voghera.
IL VALORE ETICO DELLA POLITICA - Nella politica però ci deve essere anche un valore etico prevalente. Se è vero quindi, ad esempio, che ciascuno di noi ha il diritto di essere in affari con chi vuole, non è così limpido nominare i propri soci in posti di grande rilevanza politica ed economica: a Voghera è avvenuto questo, senza che i cittadini lo sapessero. A questo proposito le affermazioni del Sindaco che, interpellato sull’opportunità delle dimissioni di Marchese dal suo importante ruolo in ASM, afferma che “se ne occuperà il CDA”, sono francamente inconsistenti: è il Sindaco che, qualche giorno prima dell’arresto aveva indicato il nome di Marchese, non il Consiglio di Amministrazione. E’ forse il momento di deliberare anche a Voghera, come già successo in altre città, un codice etico di comportamento per tutti coloro che amministrano la Cosa Pubblica; il Partito Democratico si farà promotore di un’iniziativa in tal senso, Detto questo, accogliamo con favore il Consiglio Comunale “non a porte chiuse”, richiesto a gran voce da noi e dalla quasi totalità dell’opinione pubblica vogherese; un solo appunto: si poteva anticipare il Consiglio senza scivolare in Agosto, periodo nel quale alcuni Consiglieri e gran parte della popolazione di Voghera concentrano le loro ferie. In ogni caso saremo lì ad ascoltare il Sindaco e la sua Giunta. Poi esprimeremo le nostre valutazioni.