Esponente di Voghera 5 Stelle
VOGHERA Come sempre prima delle elezioni, politici di ogni tipo spuntano per cercare di ottenere gli ultimi voti. Tutti nervosi, tutti pronti a fare promesse di ogni genere, tutti pronti a raccontare i successi ottenuti in passato.
OGNI CANDIDATO si premura di descrivere il fantastico progetto che ha in mente per la nostra Provincia. Dai nuovi sviluppi economici, alla sicurezza, passando naturalmente per il grande ruolo di Voghera e dell’Oltrepò come zona turistica ed importante snodo ferroviario. Le stesse cose che sentiamo da vent’anni. Tutti ci raccontano che è importante avere qualcuno in Provincia che “pensi a noi”. Peccato che poi quasi sempre scompaiano fino alle elezioni successive. La realtà è che le province sono diventate dei carrozzoni burocratici necessari solo ai partiti. E svolgono attività che potrebbero tranquillamente essere suddivise tra Regioni e Comuni, con un enorme taglio ai costi inutili. Infatti in più occasioni diversi politici, a partire da Berlusconi, hanno parlato della loro soppressione per ridurre la nostra spesa pubblica (abbiamo uno dei debiti pubblici più alti d'Europa). Tuttavia gli interessi locali e la costante necessità di dover collocare esponenti di partito nei luoghi di potere non hanno mai consentito di procedere all’eliminazione di queste gigantesche macchine burocratiche.
INFATTI oggi le 110 province italiane rappresentano principalmente dei grandi centri per l’impiego pubblico. Dai dati dell'Unione delle Province Italiane si nota come il 73% dei bilanci si distribuisce in spese correnti e soltanto il 27% in investimenti. In sostanza i tre quarti dei soldi servono al mantenimento delle stesse strutture provinciali, e solo un quarto viene utilizzato per i cittadini. Il costo delle Province è stimato in oltre 17 miliardi di euro all’anno. Tuttavia i cittadini non si infuriano, perché non percepiscono questo costo direttamente: sono tasse dentro altre tasse. Al momento delle elezioni, anche chi vuole l’abolizione di questo carrozzone, non perde l’occasione di partecipare alla festa. Il Movimento 5 Stelle ritiene che le province vadano abolite, ampliando le responsabilità di Regioni e Comuni. Di conseguenza ha deciso di non partecipare a questa spartizione di posti e di soldi dei cittadini.