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Politica - Lunedì, 27 Dicembre 2010 13:19

VOGHERA - Parco Baratta, noi la pensiamo così

L'intervento del circolo cittadino del PdEnzo GAROFOLI (click to enlarge)


VOGHERA Il circolo cittadino del Partito Democratico interviene in merito alla realizzazione del Parco Sud, meglio conosciuto come Parco Baratta. Ecco la posizione che il partito di centro-sinistra terrà in consiglio comunale in merito all'imminente discussione del progetto.

 

LA NOTA INVIATA DAL PD

 

Facciamo alcune premesse: stiamo parlando di un’area di circa 453.000 metri quadrati, ossia 45 ettari. Si estende dall’Istituto Gallini fino a via Barbieri ed è praticamente libera da costruzioni. È una caratteristica molto importante per la città di Voghera, un’area libera da costruzioni che praticamente collega il centro storico dalla ex Caserma di Cavalleria e il Gallini alla campagna circostante. Tutti gli urbanisti che hanno redatto i tre PRG del dopoguerra hanno pensato che questa caratteristica fosse molto importante per la città e hanno previsto il suo mantenimento a verde, pensando ad un verde pubblico. Tutto questo fino alla venuta del centrodestra che con le varianti al PRG approvate dalla giunta Torriani nel giugno 2005 ha aperto la
strada alla scomparsa di questo patrimonio della città.

La variante dimezza le aree da cedere per realizzare il parco e aumenta la volumetria realizzabile! In poche parole si è ribaltato il concetto e l’idea di parco viene dopo, molto dopo. Fino ad oggi è stata un’area verde agricola, quasi senza edifici e strade veicolari, quindi ha comunque svolta una funzione di area di verde ecologico-ambientale. Nei PRG degli anni 70 e 80 si pensava di rendere parco tutta l’area, principalmente attraverso l’intervento pubblico, questo obiettivo era difficile da realizzare e con l’ultimo PRG si pensa ad un meccanismo “perequativo” per rendere possibile la realizzazione del parco. Si concede una percentuale edificabile da realizzare a margine dell’area in cambio della cessione del 75% della superficie che sarà quindi destinata a parco.

Ma la giunta Torriani pensa che questo sia poco e raddoppia la volumetria edificabile e dimezza le aree a parco. Nel frattempo, lo scorso anno, succede anche che la Regione Lombardia, erede del patrimonio dell’Istituto Gallini, proprietaria di una vasta area all’interno del Parco vende ai privati quest’ area senza che il Comune di Voghera si interessi alla sua acquisizione, anzi, con la variante di PRG approvata raddoppia la volumetria a disposizione del privato e taglia le cessioni che il privato dovrebbe fare a suo favore! Bell’ esempio di attenzione verso il bene pubblico.


Per completare le informazioni occorre rispondere a chi afferma che così facendo l’amministrazione Comunale ha risposto alle aspirazioni dei proprietari di poter guadagnare con queste aree. Questa affermazione oltre che discutibile sotto l’aspetto del contenuto non è vera sotto l’aspetto pratico. Le aree in questione sono frammentate in molte proprietà, situazione che rende difficilissima l’attuazione di piani che devono coinvolgere forzatamente tutti i proprietari. Gli unici che ne trarranno giovamento sono quei due o tre grossi proprietari che si ritrovano tra le mani un tesoro immobiliare insperato. Tra questi pochi fortunati anche gli acquirenti delle aree ex Gallini, patrimonio scippato ai vogheresi da Regione Lombardia senza che
la giunta Torriani muovesse un dito.


Le proposte:


1. Voghera sta redigendo il Piano di Governo del Territorio, quindi non c’é la necessità urgente di redigere un Piano di Coordinamento per il Parco Sud. Riteniamo che con il PGT si debba affermare la necessità di fare un parco, anche un parco agricolo, non un giardino tra i condomini, eliminare la possibilità di costruzioni indiscriminate ed eliminare quanto previsto nella variante di PRG. Non case ma un’area verde agricola-ecologica.


2. L’area così come è ha svolto e svolge una funzione positiva, si possono realizzare, con una spesa modesta, alcuni percorsi pedonali e ciclabili per rendere fruibile l’area e realizzare un parco a costo zero.


3. Questa è un’area strategica per Voghera, il suo utilizzo deve essere in funzione dello sviluppo della città, per creare una città migliore dove lo sviluppo dovrà essere uno dei temi del futuro PGT, non solo l’interesse di un paio di immobiliaristi. Un verde agricolo che può essere valorizzato e costituire un polmone per Voghera e un’attrattiva per i suoi cittadini. Nulla toglie che per gli edifici esistenti si possano prevedere moderate possibilità di ampliamento e di riqualificazione. Oltretutto con un mercato edilizio in crisi, con ampia disponibilità di altre aree edificabili, non rivedere
queste scelte sarebbe un errore mortale per Voghera. Succederà che inizieranno alcuni interventi ma la gran parte dell’area resterà abbandonata a sé stessa, senza parco e senza insediamenti, solo in abbandono.


Siamo quindi convinti che si debba annullare la variante che aumentò la volumetria, valorizzare l’esistente e creare le premessa per poter tornare a parlare di Parco.

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