L'intervento del segretario Garofoli
VOGHERA - Riceviamo dal segretario del Partito Democratico (e consigliere comunale) Enzo Garofoli alcune considerazioni sull'Asm Voghera Spa che pubblichiamo volentieri.
Le scelte politiche delle coalizioni di centro destra, che da anni amministrano la città di Voghera, hanno significativamente inciso anche e soprattutto sulla ASM. Il comune di Voghera, com’è noto, è rappresentato nell'Assemblea dei soci dal Sindaco e detiene il 99% delle quote azionarie.
Il Presidente ed i membri del CDA, responsabili delle linee di indirizzo dell'Azienda, sono nominati dallo stesso Sindaco di Voghera.
Limitandoci agli aspetti più significativi, le scelte e le strategie messe in campo negli ultimi anni, hanno portato a:
• una partnership con il gruppo ACEA per la costruzione di una centrale elettrica a Torremenapace di 400 MW, che ha funzionato e sta funzionando a singhiozzo sia per problemi giuridici che tecnici, e per la creazione di una società di vendita gas ed energia operante sul libero mercato;
• una partnership con il gruppo “Gavio” per la realizzazione di una centrale a pannelli solari di 1.2 MW;
• investimenti strutturali sul teleriscaldamento;
• l'acquisto di un impianto di compostaggio, senza una programmazione di una raccolta
differenziata dei rifiuti, come peraltro previsto dal piano provinciale;
• l'accettazione di una tariffa provinciale dell'acqua imposta dalla AATO;
• l'ampliamento del numero dei comuni soci con affidamento ad ASM di servizi gestiti “in House”;
• un sospetto incremento degli organici, soprattutto amministrativi, con l' esternalizzazione del personale deputato alla raccolta dei rifiuti ed al verde pubblico;
• scarsissimi investimenti sul rinnovo del parco automezzi.
Il bilancio dello scorso anno si è chiuso in attivo solo grazie all'incasso di 4 milioni di € ricevuti come indennizzo “legale” da ACEA per il mancato funzionamento della Centrale. Peraltro, la chiusura in attivo del bilancio, grazie a questo espediente, ha permesso ai passati
amministratori di riscuotere ricchi premi. Per intenderci il costo dei dirigenti e del passato Consiglio di Amministrazione è stato, nel 2009, di
circa 500 mila €. A fronte di questo rilevante esborso economico molte posizioni aziendali sono state attribuite con metodi sperequativi, come dimostrato dai contenziosi aperti da molti dipendenti. I servizi ai cittadini Vogheresi hanno presentato indubbie carenze se è vero che fino ad oggi, per
esempio, pareva impossibile imbastire un accordo con la polizia municipale per il rispetto del divieto di sosta per gli autoveicoli nei periodi programmati per la pulizia delle strade. Oggi le scelte del passato mostrano i loro frutti. Se alcune, come l'investimento sui pannelli solari o l'ampliamento dei comuni soci, che ha portato ad un numero di utenti maggiore di 70.000 (quota necessaria alla sopravvivenza delle municipalizzate in base alla finanziaria 2009), paiono esser state azzeccate, altre hanno portato l'ASM in una situazione molto critica, sull’orlo del baratro.
Infatti:
• non c'è un progetto per un ritorno economico per gli investimenti sull'impianto di compostaggio e sul teleriscaldamento;
• le nuove tariffe provinciali dell'acqua penalizzeranno l'azienda e quindi i cittadini;
• i mezzi andranno rinnovati perché pesantemente superati con un aumento dell’indebitamento;
• gli organici clientelari incideranno per anni sul bilancio.
Il problema più inquietante, però, pare quello della centrale elettrica di Torremenapace. Prescindendo da ogni considerazione legata alla sua “scarsa” potenzialità produttiva (400 MW), va rilevato anche che ACEA (proprietaria all’80 %) si è rivelata un pessimo partner.
Ora in difficoltà economiche, è stata acquisita, per la parte strutturale, comprendente anche la centrale di Torremenapace, da GDF (notizia da tempo apparsa sui quotidiani nazionali). Come si comporteranno i nuovi proprietari nei confronti di una centrale non industrialmente
appetibile? Come potrà ASM gestire i rapporti con un colosso mondiale dell'energia? Tra pochi giorni il Sindaco di Voghera dovrà prendersi la responsabilità di nominare il nuovo DG di ASM sulla base della comparazione di curriculum , nonché di un rapporto fiduciario.
Negli scorsi mesi il dibattito si è focalizzato sulla opportunità di una scelta interna all'azienda piuttosto che di una professionalità esterna. Crediamo che il punto non sia questo! Oggi ASM è in grande difficoltà soprattutto a causa di scelte politiche degli ultimi dieci anni. Questa situazione andrebbe affrontata con il reclutamento di grandissime professionalità, capaci di strategie su grandi scenari politico/industriali e con relazioni personali vicine ai grandi gruppi
internazionali.