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Politica - Domenica, 02 Maggio 2010 18:14

VOGHERA - Simona Virgilio, dal quartiere al consiglio

Una carriera iniziata a 19 anni

Voghera - Avvocato trentenne, Simona Virgilio è da poco entrata come consigliere di maggioranza a palazzo Gounela, dopo una lunga esperienza a livello di circoscrizioni. Proprio ora che i consigli di quartiere sono stati aboliti per lei si apre un nuovo capitolo, in cui la Virgilio non mancherà di prestare particolare attenzione proprio al quartiere Sud vogherese.

 
«Anzitutto ringrazio tutti coloro che mi hanno votato e più in generale i vogheresi che hanno dato fiducia al sindaco Carlo Barbieri. Naturalmente continuerò a pormi come punto di riferimento del mio quartiere, nel quale ho iniziato l’attività politica a soli 19 anni, arrivando a esserne presidente. Ma non solo» ci spiega in questa intervista la Virgilio. «Avrò grande attenzione anche per tutti i problemi della mia città e dei vogheresi. Certo sarò particolarmente attenta ad alcuni aspetti, che come donna e giovane madre mi stanno particolarmente a cuore. Ci tengo a sottolineare che sarò sempre a disposizione dei concittadini per ogni loro segnalazione».

La Virgilio intende puntare sulla famiglia e sui più piccoli: «Come donna credo sia importante dare più diritti alla famiglia e ai bambini. Ad esempio secondo me a Voghera bisognerà puntare sui parchi giochi. Da un lato avere più strutture e dall’altro gestire meglio quelle esistenti: spesso accade che gli spazi per i più piccoli siano invasi dai ragazzi più grandi; nel parco in piazza Meardi ad esempio, dove gli adolescenti assumono comportamenti “poco ortodossi” alla luce del sole. Anche il parco vicino all’Asl, che il Comune ha iniziato a realizzare proprio grazie al nostro impegno, andrebbe ulteriormente migliorato. Un altro aspetto della vita vogherese per il quale ci vorrebbe più impegno sono i parcheggi: ce ne sono troppo pochi in centro; una mancanza che scoraggia dal venire a Voghera, specie chi proviene da fuori. Magari si potrebbe pensare a realizzarne di sotterranei».
 
Alessio Alfretti
 


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