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Politica - Sabato, 24 Aprile 2010 21:01

VOGHERA - Spaccatura Fini-Berlusconi, che peccato

L'analisi del consigliere TavernaTAVERNA E MELONI
 
Voghera - Tra i nuovi nomi entrati nel consiglio comunale di Voghera c’è anche Federico Taverna, giovane militante ex An votatissimo nelle fila del Pdl. A lui chiediamo, dopo l’avvenuta rottura tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, un parere sulla situazione attuale del partito.

 

«E’ emersa chiaramente la volontà di continuare sulla strada intrapresa l’anno scorso al Congresso fondativo, peccato per lo strappo dei cosiddetti “finiani” ma non credo proprio che questo porterà a una crisi di governo». Ma aldilà del rammarico per la frattura, come giudica nel merito la contrapposizione nata tra l’ex leader di An e il capo del Governo? «Ho riletto gli interventi almeno 3 volte; è evidente che da parte di Fini non c’è condivisione su questioni cruciali come la riforma della giustizia e il federalismo fiscale, per non parlare poi della politica sull’immigrazione dove si registra una secca presa di distanza dall’azione di Governo; peccato che la legge che regola i flussi migratori si chiami Bossi-Fini» risponde Taverna.

«Nel contempo non possiamo nascondere che dentro ad Alleanza Nazionale, quando Fini ne era il leader, c’era davvero poco dialogo e la possibilità di confrontarsi era scarsa: chi sostiene il contrario è in malafede». Tuttavia, secondo il giovane consigliere del Pdl, non vanno sminuite alcune rimostranze che l’ex leader di An ha presentato a Berlusconi: «In particolare dobbiamo ammettere che c’è quantomeno una questione Lega Nord aperta, proprio al Nord Italia e in relazione al Pdl: il Carroccio è cresciuto molto alle recenti Regionali sottraendo voti al Popolo della Libertà e su questo punto ha ragione Fini a richiamare l’attenzione circa i rapporti tra le due forze politiche».
 
Alessio Alfretti



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