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Politica - Martedì, 01 Dicembre 2009 09:58

BRONI - Crocifisso, è polemica in consiglio

Mozione presentata dalla Lega NordBRONI

 

di Simona Contardi

 

Broni - In fondo, davanti al reale problema, le visioni non differiscono di molto. Eppure, alla fine del dibattito, si trovano sulle sponde opposte di un fiume in piena. Miracoli della politica.  

 

Si è consumata così, all’interno del consiglio comunale di venerdì scorso, la concitata discussione in merito alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche e negli edifici pubblici. Argomento centrale della mozione presentata dai Consiglieri Comunali del Gruppo Lega Nord: Vittorio Braga, Cesare Ercole e Giovanni Giorgi.


“La croce rappresenta il simbolo della civiltà e della cultura cristiana – spiega il Capogruppo, Vittorio Braga. La sentenza della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo di Strasburgo è una pericolosa intromissione nel nostro sistema democratico”.


E’ così che il gruppo Lega Nord ha chiesto al Sindaco, Luigi Paroni, di assicurare la presenza dei crocifissi all’interno degli edifici pubblici e di schierarsi a fianco del governo nel ricorso contro la Corte Europea. Una mozione, che Braga sottolinea non avere nessun colore politico ma che vuole solo difendere le radici, la cultura e l’identità di un popolo che è quello italiano.


Ma all’interno di un’aula consiliare, - comunale, regionale o parlamentare che sia - la politica si annida ovunque e non può essere lasciata fuori. Gli interventi della maggioranza vengono affidati alle parole di Claudio Chiesa e di Benedetto Maccarrone i quali premettono, sì, di non essere favorevoli alla semplice rimozione dei crocifissi, per poi affrontare un discorso più politico. Il Consigliere Chiesa parla di “ipocrisia”. Pur precisando di utilizzare il termine senza connotazioni dispregiative, ha tuttavia sottolineato come per lui la croce abbia in sé un valore di accoglienza e di come Cristo stesso fosse stato dal papa paragonato a un migrante: “Come si può quindi portare avanti i valori della Croce, quando poi si respingono le persone che migrano nel nostro paese?”


Una questione problematica anche per il Consigliere Maccarrone il quale riporta le parole di un Professore Universitario di Storia del Diritto Canonico a Roma: “Eliminare un simbolo religioso, a volte può essere più nocivo che lasciarlo. In quanto si attrae su questo un’attenzione che prima non aveva. La soluzione proposta da questo docente è quella di non togliere le croci dai vecchi edifici. Mentre non apporle più in quelli nuovi”.


Un giudizio moderato, laico e razionale che tuttavia Maccarrone non manca di condire politicamente, parlando di coerenza: “E’ questo il tallone d’Achille della vostra mozione – spiega Maccarrone – Difendere un simbolo e fare poi tutto all’opposto di quello che quel simbolo invita a fare”.


Su queste parole, il gruppo Lega Nord esce dall’aula, palesando completa indignazione e mentre il Consigliere Maccarrone continua il suo intervento: “Si tratta di un monumento all’ipocrisia. Perché mentre difendete i valori cristiani, vi inventate iniziative come White Christmas, come la limitazione a 6 mesi per la cassa integrazione agli stranieri, come il respingimento dei barconi”.


Prima del voto che vedrà contraria tuta la maggioranza compatta, trova spazio la replica di Vittorio Braga: “La vostra è stata una volontà a tutti i costi di metterla sul piano politico. Mentre di politico non aveva nulla. La nostra volontà di difendere le identità culturali non viene fermata, perché rappresenta il desiderio della maggioranza degli italiani. Per il resto, respingiamo tutte le vostre accuse”.


Perplessità anche dal Consigliere del Popolo delle Libertà, Patrizia Bancher: “Io da tanti anni insegno a scuola ed è da tempo che la presenza straniera è in continuo aumento. Fin’ora nessun genitore ha creato polemica sulla presenza del crocifisso. E spiace sentire tanto discutere su questo problema senza mai considerare direttamente il benessere degli studenti. Certo è che dopo questo nodo, si potrebbero porre numerosi altri quesiti. Ad esempio: noi insegniamo storia italiana. Dovremmo cambiare? E il Natale? Dovremmo abolirlo? E con esso abolire i lavoretti natalizi, il presepe?”

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