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Politica - Lunedì, 19 Ottobre 2009 11:39

VOGHERA - Gli amici di Grillo e la centrale

AMICI DI BEPPE GRILLOEcco i motivi del loro No

 

Voghera - E’ di questi giorni la polemica in merito alla realizzazione della centrale elettrica a biomassa (sorgo) che Finbieticola Casei vuole realizzare nel comune di Casei Gerola, ma nei terreni prospicienti la centrale elettrica di Torremenapace e quindi alle porte di Voghera.

 

La realizzazione di questa centrale elettrica, susseguente allo smantellamento dello zuccherificio di Casei Gerola, rientra, a detta dei sostenitori, nel progetto di recupero avviato a seguito della dismissione dello zuccherificio e dovrebbe portare numerosi benefici in termini occupazionali e di rilancio del settore agricolo della zona molto penalizzato dalla chiusura dello zuccherificio stesso.

 

Gli Amici di Beppe Grillo di Voghera (voghera.splinder.com) prospettano tutta la loro contrarietà alla realizzazione di un progetto del genere a fronte d’una serie di ragioni ben motivate:

 

1. La quantità di sorgo necessaria al funzionamento della centrale può essere di 120.000 tonnellate/anno (fonte Finbieticola) e il sorgo ha una resa di circa 6 tonnellate per ettaro (fonte ASPOV Sementi). Si evince che sono necessari circa 20000 ettari di terreno agricolo fertile, terreno il più possibile limitrofo alla centrale al fine di contenere i costi del trasporto. 20000 Ettari corrispondono a circa il 9% del totale dei terreni non urbanizzati della Provincia di Pavia (dati ERSAF). Questo significa destinare buona parte dei terreni agricoli non alla coltivazione alimentare ma alla produzione di combustibile finalizzato alla generazione di energia elettrica.


2. E’ di pochi giorni fa la notizia che la FAO dichiara una crescita del 9% della popolazione alla fame, percentuale che porta il numero degli affamati nel mondo, non solamente nei paesi del terzo mondo ma anche nei paesi sviluppati, alla cifra spaventosa di 1,02 miliardi di persone….e noi vogliamo utilizzare 20000 ettari di ottimo terreno agricolo per produrre combustibile per una centrale elettrica che farà arricchire chi certamente non ne ha bisogno? (leggasi incentivi CIP6)


3. Le emissioni di anidride carbonica prodotte dalla centrale a biomasse, sommate a quelle della centrale ACEA/ASM adiacente non possono far altro che peggiorare la qualità dell’aria di tutto il comprensorio Vogherese. Le biomasse sono considerate fonti rinnovabili, perché il contributo di CO2 che producono equivale a quello che le biomasse vegetali accumulano durante la crescita, ma questo non significa che una concentrazione elevata di CO2 sia quanto di meglio per l’organismo umano, senza considerare le micro-particelle che al pari di un inceneritore producono effetti nefasti a livello molecolare. Da tenere in considerazione altresì i limiti alle emissioni di CO2 imposti dalla Comunità Europea e considerati, a fronte della richiesta del Governo Italiano, non negoziabili.


4. L’utilizzo di un prodotto agricolo no-food come il sorgo favorisce l’uso massiccio di fertilizzanti chimici al fine di ottenere rese elevate. Come già accaduto in molte realtà agricole, convertite alla produzione di biomasse per la combustione diretta o per la produzione di biodiesel, c’é da aspettarsi un peggioramento della qualità dell’acqua potabile a seguito di utilizzi incontrollati di fertilizzanti.


5. A livello occupazionale infine non si prospettano soluzioni di ampio respiro in quanto, a detta dei fautori del progetto, i posti di lavoro che si verrebbero a creare rappresenterebbero una minima parte degli ex_lavoratori dello zuccherificio di Casei Gerola.

 

Per questo gli Amici di Beppe Grillo di Voghera rivolgono un invito agli agricoltori della zona a non svalutare i loro terreni in una coltivazione di scarso valore economico ma a rivolgere la loro attenzione alle coltivazioni biologiche. Un mercato che, soprattutto negli ultimi tempi, sta avendo un forte incremento nonostante la crisi economica e che potrebbe rappresentare un settore molto interessante per tutto l’Oltrepò. Ne sono un esempio, i numerosi GAS Gruppi di Acquisto Solidale che sono nati negli ultimi anni in Italia, non ultimo il GAS di Voghera che sta avendo un notevole successo in termini di adesioni di famiglie Vogheresi che vogliono nutrirsi con prodotti sani, genuini e, possibilmente, a km 0.

 

Infine rivolgiamo un appello ai nostri politici locali. Per evitare di essere alla mercé degli imprenditori di turno che desiderano trasformare l’Oltrepò una volta un polo energetico, una volta un polo logistico, snaturando irrimediabilmente il carattere e la tradizione delle nostre terre con la promessa di nuovi posti di lavoro, chiediamo che siano i politici che abbiamo eletto, magari con il cooperazione dei cittadini, a stabilire quale direzione dovrà seguire lo sviluppo economico e lavorativo del nostro territorio.


Se non saremo noi a decidere, ci vedremo costretti a subire le scelte di altri.

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