Summit dei vertici a Villa Nuova Italia
Broni - Voci a confronto in Villa Nuova Italia. Si è tenuto venerdì 28 agosto l’incontro pubblico promosso dal comitato promotore locale per la mozione Franceschini al quale sono intervenuti diversi relatori.
Il segretario della Federazione Provinciale del Pd Giuseppe Villani, il Vicesindaco di Broni Antonio Riviezzi, la rappresentante del coordinamento del Circolo Pd di Broni Miriam Maggi, il Coordinatore del Circolo Pd di Stradella Piergiorgio Maggi e il Coordinatore del Gruppo Giovani Oltrepo Orientale Alessandro Vercesi. Presenti tra le fila del pubblico anche l’Onorevole Daniele Bosone, il consigliere pavese Davide Lazzari e il Sindaco di Santa Giuletta Maurizio Brandolini.
Ospite e relatore portante della serata, il Coordinatore Regionale per la mozione Franceschini, Franco Mirabelli che ha dato una panoramica completa della situazione storica del partito: “Ritengo giusto fare una premessa: non mi piace come si è aperto questo confronto congressuale – ha esordito Mirabelli - Se infatti si trasformerà in una gara a chi firma la dichiarazione più polemica o tagliente io credo che partiamo col piede sbagliato. Penso invece che questo congresso debba servire ad avviare un positivo confronto tra progetti politici e proposte diverse che riesca a parlare anche dei problemi del paese. Vogliamo marcare l’attenzione su crisi, salari, lavoro. Ad esempio la questione dei salari minimi. Il problema della diseguaglianza nel mondo del lavoro è ormai grave”.
Per Mirabelli, con la mozione Franceschini, si punta sui contenuti: “E’ di fronte agli occhi di tutti che Franceschini si è assunto responsabilità impegnative ed ha portato avanti il partito in un momento di grande crisi, guadagnandosi ampio consenso. Ha preso decisioni importanti: sul tema della laicità ha avuto il coraggio di dire che il partito doveva prendere posizione, come per il testamento biologico o altre questioni eticamente sensibili. In Europa poi si è fatto promotore di un fronte progressista, un nuovo gruppo in seno al Parlamento europeo dall’Alleanza con partiti socialisti e democratici, che può guardare avanti. Credo poi sia giusto chiederci se sia positivo mettere in discussione una leadership ogni 6 mesi. Forse è più opportuno dare credibilità a un gruppo dirigente”.
Per Mirabelli il progetto del nuovo Pd non è costruire una federazione di ex ma prendere atto che le grandi culture popolari non danno più risposte ai problemi che pone oggi la società. E rispetto alle primarie: “Penso che in passato si sia abusato delle primarie, spesso usate per deresponsabilizzare i gruppi dirigenti. Ma non ne nego anche l’importanza. Il coinvolgimento degli elettori a mio parere deve restare un tema forte”.
Decisa e forte anche la posizione dei giovani del Pd, a partire da Miriam Maggi: “Ritengo che Franceschini abbia preso il partito in un momento di difficoltà, sapendo comunque portarlo alle elezioni. Ha saputo tornare in mezzo alla gente, affrontandola. Cinque le parole che saranno la guida per governare qualsiasi scelta: fiducia, uguaglianza, merito, qualità, regole. E Franceschini ha tutte le carte per proseguire questo percorso”.
Sulla stessa linea di pensiero, Antonio Riviezzi: “L’idea di partito che più mi rappresenta è quella di Franceschini: un Partito radicato sul territorio, federale, che lascia autonomia agli organismi locali, che coinvolga gli iscritti ma anche persone della società civile”. Davide Lazzari puntualizza sul tema dell’antiberlusconismo: “L’Italia ha perso la capacità di indignarsi. Si rischia la degenerazione della società. A chi ci accusa di antiberlusconismo io dico che Silvio Berlusconi interpreta tutto quello che non deve essere: una politica fatta a proprio uso e consumo, una politica di starlette e privilegi”.
Per Daniele Bosone il Congresso dovrebbe essere una grande parata di idee: “Noi della mozione dobbiamo lavorare sul clima congressuale perché sia un’occasione per proporre e realizzare idee. Andiamo avanti insieme per questo bel percorso di politica”. Sposando i temi proposti, Piergiorgio Maggi ricorda anche la figura di Ted Kennedy, interprete di molti temi e ideologie democratiche, mentre le parole di Giuseppe Villani parlano di giovani leve: “Importantissimo: abbiamo l’appoggio dei giovani democratici e di tante forze nuove del circolo. Così riusciremo a guardare avanti”.
Simona Contardi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)