La vicenda alla frazione Porana
Pavia - Senza tornare all'epoca di Don Camillo e Peppone, si sa, le campane hanno sempre suscitato grandi dibattiti, dai piccoli ai grandi paesi. Chi le gradisce perché con il loro suono segnano il trascorrere del tempo entrando nella vita quotidiana di una comunità, annunciando momenti più o meno felici; chi non le sopporta proprio perché le considera elemento di disturbo, specie nelle ore serali e notturne.
Ora, a Porana da anni (dai tempi in cui era parroco Don Sandro Magnani) è stato installato un impianto automatico con orologio, che scandisce le ore e le mezz'ore: fin dai primi tempi si è provveduto a dotare questo impianto di un silenziatore dalle 22 alle 7 del mattino, proprio per evitare possibili malumori con il vicinato.
Capita, ogni tanto, come con qualsiasi congegno elettronico, che il dispositivo legato al silenziatore abbia qualche problema e che per questo motivo sia chiamato ad intervenire il tecnico. Nel lasso di tempo che intercorre dall'uscita del tecnico alla riparazione (tra l'altro sempre molto costosa, specie per le casse di questa Chiesa) qualche vicino "di palazzo", magari residente in zona solo nel fine settimana, espone il proprio malcontento: prima verbalmente, poi per lettera.
Ora, questa lettera è arrivata dal legale di famiglia direttamente al Vescovo della diocesi. Forse un rancore un po' eccessivo, ma non spetta a noi giudicare. La cosa però ha portato il Parroco a malincuore a dover mettere il silenziatore, seppur temporaneamente, alle campane, mute dunque di giorno e di notte. Alcuni abitanti di Porana che invece gradivano il suono delle campane si sono rivolti ai volontari della Parrocchia, chiedendo spiegazioni.
Noi ora ve le abbiamo date, nella consapevolezza che ciascuno, nella propria mente, possa farsi una idea e un'opinione del livello di tolleranza che si può registrare anche in una piccola frazione come questa. Evidenziando comunque una cosa: il campanile di Porana è dotato di un bel concerto di 6 campane in sol maggiore, che poche Chiese, in questa provincia, possono vantare. Tanto che si era anche pensato di organizzare un raduno annuale di campanari, come accade in altre particolari località. Ma si sa, non si è mai profeti in patria. Noi comunque non demordiamo, anzi, rilanciamo visto che amiamo le sfide.