BRONI - Prima una perizia, poi una controperizia e così il maxi intervento di consolidamento antisismico del municipio di Broni sconfina dai lavori pubblici e scende nel campo della politica vera e propria. Con l'attacco della capogruppo di "CambiAmo Broni" Giusy Vinzoni che, carte alla mano, contesta l'opera.
LA SICUREZZA DI PALAZZO ARIENTI
A finire al centro della contesta politica sono i lavori di consolidamento antisismico e di messa in sicurezza di palazzo Arienti, municipio della città. Il costo da sostenere per questa opera è di quelli che, a bilancio, balzano subito all'occhio: un milione e 600 mila euro (finanziata con 350mila euro da un contributo regionale, 120 mila da monetizzazioni e il resto con mutuo). Un investimento importante che ha indotto la capogruppo di "CambiAmo Broni" Giusy Vinzoni ed il collega di opposizione Franco Rovati, a spese proprie, a chiedere una controperizia proprio a chi, nel 2000, aveva assunto la direzione dei lavori di ristrutturazione del municipio: l'ingegner Mauro Ferraresi.
LA CONTROPERIZIA DELL'OPPOSIZIONE
Ed è proprio il risultato della controperizia dell'Ing. Ferraresi ad alimentare il dibattito politico. "Nelle considerazioni finali della relazione, Ferraresi afferma che affrontare una spesa considerevole per un temuto pericolo, di cui esistono riscontri oggettivi di solidità, e per il quale non esiste obbligo di intervento, come in questo caso, appare uno spreco - afferma Giusy Vinzoni - Quindi si tratta di una scelta politica e voglio capire se la sicurezza dei consiglieri comunali è più importante di quella dei bambini che vanno a scuola, dei fedeli che vanno in chiesa o degli ammalati che sono ricoverati nelle strutture sanitarie". Per questo Giusy Vinzoni ha chiesto al sindaco Antonio Riviezzi la convocazione di un consiglio comunale straordinario che però, al momento, non è ancora stato fissato.