VOGHERA - I posti a sedere erano tutti occupati e la curiosità, da parte degli abitanti del quartiere di Medassino, era tanta nell’ascoltare il progetto di Revamping, ovvero di ammodernamento, del Biodigestore di strada del Postiglione.
IN ATTESA DEI FONDI DEL PNRR
Progetto che è in graduatoria per ricevere i fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo per contrastare le ripercussioni economiche negative causate dal Covid e che prevede ingenti stanziamenti anche nel campo della transizione ecologica e dell’economia circolare.
Proprio in questo senso, il Presidente di Asm Voghera Spa, Sergio Bariani, ha premesso all’inizio dell’incontro che “C’è molta speranza sul fatto di ottenere i finanziamenti, perché si tratta di un ottimo progetto e perché è proposto in un impianto già esistente. Ci auguriamo di poterli ottenere”.
UN IMPIANTO REALIZZATO NEL 2006
E’ stato infatti ricordato che il Biodigestore di strada del Postiglione è stato realizzato nel 2006 e che ora funziona con una tecnologia obsoleta. Da qui l’idea di riammodernare l’impianto, con una serie di obiettivi che vanno dal miglioramento dell’impatto ambientale, al riutilizzo funzionale della parte umida dei rifiuti (il cosiddetto Forsu), fino alla possibilità di realizzare utili economici. “Che è cosa ben diversa dal business che vogliono fare gli impianti proposti da privati. Qui si tratta solo di creare utili che andranno a beneficio di Asm, della collettività e di tutto il territorio”.
I RELATORI DELL’INCONTRO
Uno dei primi argomenti che è stato trattato durante l’incontro e che è stato oggetto delle domande dei residenti è stato l’impatto ambientale che avrà il riammodernamento di questo impianto.
Al tavolo dei relatori c’erano, oltre al Presidente Bariani, anche il Direttore Generale di Asm Voghera Spa Maurizio Cuzzoli, il responsabile del settore Igiene Urbana Matteo Pilastro, l’assessore all’Urbanistica del Comune di Voghera William Tura e l’assessore all’Ecologia Carlo Fugini. In prima fila, tra il pubblico, anche il Sindaco Paola Garlaschelli.
I NUMERI DEL NUOVO BIODIGESTORE
Per iniziare ecco un po’ di numeri. Dopo il Revamping il Biodigestore tratterà il rifiuto umido, passando da 15 a 20 mila tonnellate all’anno. Un aumento contenuto, che però consentirà di non ricevere più rifiuti dalle regioni limitrofe (Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna), ma di trattare solo la parte di rifiuti che, grazie all’aumento della differenziata anche tramite il “porta a porta”, verrà raccolta sul territorio, con particolare riferimento ai Comuni della Comunità Montana.
In tema di compostaggio, invece, sono 8 mila le tonnellate all’anno di fanghi che verranno trattate mentre i fanghi da depurazione passeranno da 12 mila a 7 mila tonnellate all’anno.
Grazie alla nuova tecnologia dell’impianto sarà possibile produrre biometano (al posto dell’attuale biogas), che in parte verrà immesso in rete e in parte verrà utilizzato per alimentare i mezzi del settore Igiene Urbana di Asm con un notevole risparmio sui costi di gestione aziendale.