VOGHERA - Nessuno ha comunicato i dati sui contagi nelle palestre e nelle strutture sportive eppure hanno chiuso tutto lo stesso. Il partito di Azione non ci sta e va al contrattacco, così come la sezione vogherese, che a livello locale, con la responsabile Silvia Simeone, sottolinea l'incongruenza dei provedimenti che sono stati presi.
L'ATTACCO DEI VERTICI
Sul tema sport, oltre alle proteste e alle manifestazioni giustificate, Azione, il partito di Carlo Calenda, interviene con i delegati allo sport Mariasole Mascia e Fabrizio Benzoni e il Consigliere regionale Niccolò Carretta per portare al centro del dibattito oltre che alla situazione attuale anche il futuro di molte società e associazioni sportive. “Il Covid – dicono i tre esponenti di Azione – ha fatto emergere la marginalità che spesso la politica ha riservato allo sport dilettantistico e amatoriale. In questi mesi abbiamo assistito all’ennesimo ingiusto trattamento a loro riservato poiché il Governo e la Regione hanno chiesto ai gestori di palestre, piscine e di tutte le strutture sportive di attivarsi investendo molto per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, ma oggi a fronte di zero dati sui contagi nelle varie strutture assistiamo all’ingiusta imposizione di chiusura, anche perché le palestre hanno aperto i primi di giugno e i numeri fuori controllo li abbiamo ora, il che evidenzia che il grave problema non siano queste strutture. I contagi stanno crescendo in maniera esponenziale e prendere misure stringenti per contenerlo è fondamentale, ma quello che non possiamo tollerare è l’assenza di chiara e trasparente comunicazione e la quasi totale mancanza di studi sui contagi".
STESSA LINEA A LIVELLO LOCALE
“Non posso che condividere l’intervento degli esponenti di Azione a tutela dello sport amatoriale e delle attività sportive – aggiunge Silvia Simeone, responsabile vogherese di Azione – Inoltre conoscendo le tante realtà della mia Città posso affermare che si tratta di attività gestite da professionisti, che non solo hanno investito ingenti risorse per adeguare le loro strutture ma che hanno sempre messo la salute al primo posto consentendo a tutti coloro che frequentavano strutture e centri sportivi la massima sicurezza in tema di protocollo sanitario e di prevenzione. La decisione del Governo non solo mette in estrema difficoltà tutte queste realtà, ma toglie anche ai Cittadini un posto sicuro dove potersi prendere cura della propria salute senza correre rischio alcuno”.