VOGHERA - "Ritardi, aggressioni, zero servizi: l'unica vittima è il pendolare" è il testo dei quattro striscioni appesi in contemporanea nelle immediate vicinanze delle stazioni di Stradella, Mortara, Voghera e Pavia: un gesto ad effetto per stigmatizzare la drammatica continuità nei disservizi dei trasporti ferroviari sul territorio pavese, il primo di una serie di iniziative nell’agenda del movimento della tartaruga frecciata.
SONO 55 MILA I PENDOLARI CHE SI MUOVONO OGNI GIORNO DA PAVIA
"Sono 55mila i pendolari che ogni giorno si muovono per la provincia di Pavia; 55mila persone he affrontano quotidianamente un’odissea di disservizi. Costretti su convogli vecchi e sovraffollati - attacca Lorenzo Cafarchio, responsabile provinciale di CasaPound Italia Pavia - questi lavoratori e studenti sono le vere vittime di una situazione da terzo mondo. Ammesso che i vagoni non siano troppo pieni per consentire la salita di altri passeggeri o che misteriosamente non passino del tutto, i dati sui ritardi non danno spazio ad interpretazioni: la linea Pavia-Mortara-Vercelli vanta più di 26 mila minuti di ritardo, in crescita a 36mila sulla Milano-Vigevano-Mortara fino all’invidiabile record della Voghera-Milano che tocca gli oltre 83 mila minuti di tempo perso. E mentre si attendono i vagoni per migliaia di minuti, le stazioni - prosegue Cafarchio - si confermano il regno di spacciatori e tossicodipendenti e non a caso Mortara ha conquistato il poco invidiabile inserimento nell’elenco delle più pericolose della Lombardia”. “Come CasaPound Italia - conclude il responsabile pavese - non ci limitiamo a denunciare questa condizione indegna per un paese civile: stiamo approntando una serie di iniziative su tutto il territorio che confluiranno nella stesura di un dossier, che verrà consegnato tanto nei comuni interessati, quanto in Regione Lombardia. Tale situazione indecorosa impone risposte e soluzioni”.