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Politica - Domenica, 13 Aprile 2014 12:20

CASEI GEROLA - Centrale a biomasse, interviene il M5S

Interrogazione di Iolanda Nanni

CASEI GEROLA La Consigliera regionale M5S Iolanda Nanni ha discusso oggi in Commissione Agricoltura un’interrogazione diretta all’Assessore Regionale Fava per fare chiarezza sul caso della riconversione dell’ex-zuccherificio di Casei Gerola in centrale a biomasse.

 

 

 

E' DAVVERO UTILE QUESTO PROGETTO? - La Consigliera Nanni dichiara: “L’Assessore Fava ha evidenziato che, solo grazie alla nostra interrogazione, è venuto a conoscenza e di conseguenza ha attenzionato il caso dell’ex-zuccherificio di Casei Gerola in quanto sino ad oggi né il soggetto promotore del progetto di riconversione in centrale a sorgo, né gli enti territoriali interessati hanno ritenuto di segnalare all’Assessorato le eventuali criticità relative alla sua realizzazione e messa in funzione sul territorio.  Perlatro, l’ente Provincia di Pavia ha rilasciato l’autorizzazione all’impianto, mostrandosi favorevole. A detta dell’Assessore, invece, detta riconversione non si rileva conveniente per il nostro territorio. Infatti il progetto, ai tempi in cui fu “partorito” si rileva di dubbia opportunità. Non solo non ne ravvisa infatti particolari benefici per il nostro territorio ma non vede come l’area di Casei Gerola possa essere considerata idonea ad un impianto di questo genere, anche per le difficoltà materiali nel reperimento della materia prima per la quale occorrerebbe consumare ettari di terreno.”

SI STRAVOLGE LA VOCAZIONE AGRICOLA DI UN TERRITORIO - “E’ chiaro – continua la Consigliera Nanni - che qui si va a stravolgere completamente la vocazione agricola di un territorio senza porre in atto uno sviluppo sostenibile che avrebbe creato nuove opportunità per il tessuto occupazionale, rispetto per l’ambiente e per i prodotti agricoli che costituiscono, anche in vista di Expo 2015, la tipicità dei nostri territori. Abbiamo infatti evidenziato all’Assessore sia il rischio di peggioramento della qualità dell’aria (per il quale la Provincia di Pavia ha già un triste record a livello regionale), sia il fatto che la provincia di Pavia già sovraproduce energia, in quanto il fabbisogno energetico provinciale è già ampiamente coperto e quindi non si ravvede alcun bisogno di attivare una nuova centrale, sia la mancata convenienza per gli aspetti occupazionali. Alla nostra domanda sui fondi comunitari impiegati, l’Assessore ha precisato che, in sede di riparto nazionale, alla Lombardia sono stati assegnati circa 7,5milioni di Euro a titolo di aiuto alla diversificazione. In applicazione al Piano Nazionale per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo saccarifera, la Regione ha erogato a favore degli ex-bieticoltori 6,6 Milioni di Euro per investimenti necessari alla riconversione.

 

 

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