GLI ESPERTI DI VOGHERA SEI TU - SENTO UN CLICK VICINO ALL’ORECCHIO: cos’è?

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VOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà dei rumori della bocca.

Può capitare che il paziente in apertura e chiusura della bocca avverta un rumore vicino all’orecchio. Da cosa può essere causato?

L’articolazione temporomandibolare (ATM) è la cerniera della nostra bocca che permette alla mandibola di aprirsi e chiudersi con un movimento più che scorrevole. Quest’ultimo è regolato dalla presenza di un menisco che si interpone tra i due capi articolari, la mandibola e l’osso temporale, come succede per qualsiasi altra articolazione del nostro corpo.

A volte il menisco si malposiziona alterando così il rapporto articolare tra i due capi, e il paziente avverte in click vicino all’orecchio, accompagnato in alcuni casi da dolore localizzato, mal di testa, dolori muscolo-tensivi nella regione cervicale e nei casi più accentuati dolore all’orecchio.

Per quest’ultimo sintomo il paziente si rivolge all’otorinolaringoiatra credendo che il problema riguardi l’orecchio, ma esclusa la presenza di patologie riguardanti questo distretto si rivolge al dentista.

I fattori responsabili possono essere diversi, ma i più comuni riguardano le malocclusioni legate alla perdita degli elementi dentali posteriori, la presenza di parafunzioni, come il bruxismo e il serramento, eventi traumatici, eruzioni anomale dei denti del giudizio.

La perdita dei denti posteriori comporta un cambiamento della posizione di chiusura della mandibola con la mascella, determinando una variazione della chiusura articolare; il menisco si modifica sia nella anatomia che nella posizione ed ecco che l’articolazione temporomandibolare (ATM)manifesta dei problemi. Questi possono concretizzarsi con scroscii, con click e con rumori di schiocco che allarmano il paziente. In questi casi il ripristino della masticazione rappresenta la terapia migliore e in molti casi tale soluzione non è sufficiente e bisogna ricorrere all’impiego di “bite”.

Le parafunzioni sono anch’esse la fonte di questi problemi: il bruxismo in particolare, causando il digrignamento delle arcate dentarie (evento più facilmente riscontrabile durante la notte), comporta un incremento delle contrazioni dei muscoli masticatori, responsabili di ipertensioni, che si ripercuotono sull’ATM. Ho visitato pazienti che, oltre al click, presentavano una riduzione notevole dell’apertura mandibolare e la causa era da attribuire sempre alla iper contrazione dei muscoli masticatori.

Il bruxismo, inoltre rispetto al serramento, in cui il paziente tiene serrate le arcate dentarie e non le muove, provoca una abrasione delle superfici masticatorie facendo perdere quel normale rapporto masticatorio e quella altezza fisiologica tra le due arcate. Anche in questo caso l’ATM deve compensare questa anomalia provocando i problemi di cui ho parlato.

Per entrambe le parafunzioni determinante è l’uso del “bite” personalizzatoche si comporta da ammortizzatore tra le due arcate impedendone il contatto diretto. Anche la ginnastica articolare è un aiuto fondamentale per la soluzione di queste problematiche.

Per ultimo, anche incidenti traumatici o posizioni anomale dei denti del giudizio, hanno comportato l’insorgenza del rumore articolare.

IL DOTT. VERONESE E IL SUO STAFF AUGURANO BUONA PASQUA A TUTTI I PAZIENTI DELLO STUDIO

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