RIVANAZZANO TERME - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Il Dott. Adolfo Piazza, osteopata e fisioterapista con laurea in Scienze Motorie, ci parlerà dell'ernia al disco lombare. Buona lettura!
COS’E’ L’ERNIA DEL DISCO LOMBARE?
Tra una vertebra e l’altra troviamo il disco intervertebrale (come un cuscinetto) che ha il compito di stabilizzare il movimento tra le vertebre e ammortizzarne il carico.
L'ernia del disco è una delle più comuni cause di mal di schiena, può colpire una o più vertebre della colonna provocando forti dolori e difficoltà nei movimenti e nella deambulazione.
L’ernia è una discopatia, cioè una malattia che colpisce il disco intervertebrale, dovuta alla fuoriuscita del nucleo polposo causata della rottura delle fibre dell'anello fibroso che formano la parete del disco.
DIFFERENZA TRA ERNIA E PROTRUSIONE?
Mentre la protrusione è una degenerazione non definitiva del disco, l'ernia è un'alterazione definitiva da cui non si può tornare indietro.
Nell'ernia si instaura un danno anatomico dell'anello fibroso. Questo viene a rompersi sotto la spinta del nucleo polposo che esce e va a comprimere le strutture nervose.
La protrusione discale di solito non causa compressione radicolare mentre l'ernia del disco determina una compressione della radice nervosa con la comparsa di sintomi sciatalgici (dolore lungo la gamba).
QUALI SONO I SEGMENTI LOMBARI PIU’ SOGGETTI A SVILUPPARE ERNIA LOMBARE?
I segmenti discali più soggetti a sviluppare ernia discale sono solitamente gli ultimi, ossia L3-L4, L4-L5 e L5-S1.
Uno dei motivi principali rientra nella posizione anatomo fisiologica di queste vertebre che trovandosi a confinare con il tratto dorsale rigido e l’osso sacro (che è ancora più rigido), spesso si muovono più del dovuto, proprio per compensare al ridotto movimento dei distretti con cui confinano.
QUALI SONO LE CAUSE?
Secondo i dati statistici le problematiche legate al mal di schiena stanno aumentando tra le popolazioni occidentali e le cause possono essere ad esempio : sovrappeso, i lavori pesanti nei quali sia ha la necessità di fare movimenti ripetuti e con posture non adeguate, l’inattività ma anche l’attività fisica molto intensa.
COME ARRIVARE ALLA DIAGNOSI?
La diagnosi di ernia del disco inizia con l'esame obiettivo completo durante il quale si dovrà esaminare la colonna vertebrale osservandone la flessibilità, l'ampiezza dei movimenti e i segni che suggeriscono un danneggiamento delle radici nervose o del midollo spinale causate da un'ernia del disco, oltre ad una valutazione degli arti inferiori.
A completamento diagnostico successivamente sarebbe necessario ricorrere ad accertamenti strumentali, quali la radiografia e la risonanza magnetica (RM).
TUTTE LE ERNIE DEL DISCO SI MANIFESTANO CON DOLORE?
L’ernia del disco produce dolore quando fuoriesce in prossimità della radice nervosa comprimendola e dando origine a vari sintomi tra i quali:
Dolore: può essere locale e nei casi più gravi si può irradiare. Nelle ernie delle vertebre lombari il dolore può raggiungere anche le dita del piede; nella figura è illustrata la tipica distribuzione dermatomerica del dolore a seconda del livello dell'ernia discale.
Formicolio: anche in questo caso il formicolio può irradiarsi lungo il territorio innervato dalla radice nervosa compressa;
Parestesia e perdita della forza: sono anche questi dei segni clinici della sofferenza nervosa, che compaiono nelle condizioni avanzate
ALCUNI UTILI CONSIGLI
Mantieni sotto controllo il tuo peso corporeo: il peso in eccesso è un sovraccarico per dischi, articolazioni e muscoli, pertanto una riduzione dell’eccesso di peso permette di dare un sollievo quasi immediato alle strutture dolenti.
Fai esercizio: una attività motoria aerobica facilita il contenimento del peso corporeo e mantiene la mobilità delle articolazioni, inoltre dà un senso di benessere generale.
Fai stretching: eseguire dolcemente esercizi di stretching per mantenere l’elasticità muscolare e una buona mobilità della schiena.
Potenzia i tuoi muscoli: i muscoli ‘stabilizzatori’ della colonna sono principalmente quelli addominali e dorso-lombari. Mantenerli tonici e in forma è quindi importante per evitare che i movimenti ed i carichi della colonna vertebrale vadano a danneggiare dischi, articolazioni e legamenti.
Sonno: mantenere una buona qualità del sonno riduce il dolore diurno percepito, è inoltre importante controllare il proprio materasso per evitare che nelle ore notturne la schiena assuma posture anomale incrementando quindi il dolore.
Guida dei veicoli: una scorretta postura alla guida può aumentare la lombalgia specie nelle persone che passano molte ore in auto, è importante regolare il sedile in modo da mantenere le braccia e le gambe leggermente flessi, con la colonna ed il bacino aderenti al sedile.
Accorgimenti: evitare di sforzare eccessivamente la schiena durante il lavoro riduce il dolore, ad esempio quando si sollevano pesi è opportuno piegare le gambe in modo da distrubuire i carichi in modo più fisiologico.
QUALI SONO I TRATTAMENTI PER L’ERNIA LOMBARE?
I trattamenti per l’ernia lombare sono vari e si possono dividere principalmente in due gruppi:
Invasivi: chirurgia,alla quale si ricorre quando tutti gli altri approcci terapeuticisono falliti;
Conservativi: fisioterapia/Osteopatia che a oggi è il trattamento elettivo.
Il ciclo fisioterapico avrà l’obbiettivo di migliorare il movimento di tutta la colonna, la cui disfunzione è ritenuta una delle cause principali che hanno generato l’ernia. Per ridurre il dolore locale e irradiato si utilizzano:
Posture di scaricoper decomprimere la radice colpita;
Tecniche manuali specifiche: come la terapia manuale osteopatiche,del poumpage e della trazione;
Mezzi fisici ad alta tecnologia come: laser, tecarterapia, ultrasuoni, ed integrarli ad esempio a taping neuromuscolare;
Una volta diminuita la sintomatologia algica si può passare al recupero di una corretta postura e questo obbiettivo si raggiunge con esercizi specifici, mobilizzazioni e piccoli accorgimenti che il paziente dovrà adottare giornalmente come ad esempio l’applicazione di un cuscino lombare mentre lavora o mentre guida.
Importante infine è il mantenimento del trattamento riabilitativo nel tempo con sedute da definire e personalizzare in base alle diverse problematiche.
DOTT. ADOLFO PIAZZA
Osteopata – Fisioterapista – Scienze Motorie
Iscr. Albo dei Fisioterapisti di Pavia nr.535
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