VOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà dell'eterno dilemma tra spazzolino manuale e spazzolino elettrico.
È bene chiarire un principio fondamentale: saper utilizzare lo spazzolino manuale o elettrico in maniera corretta, e rispettando il tempo di spazzolamento, sono gli elementi chiave per godere di una igiene orale ottimale. Lo spazzolino manuale in commercio oggi presenta manici ergonomici con una buona presa e con setole di lunghezze diverse per raggiungere i punti più difficili, per lucidare i denti e per massaggiare le gengive; alcuni presentano sul dorso anche un tampone per pulire la lingua.
Lo spazzolino elettrico può avere una testina rotonda o rettangolare che esegue movimenti rotatori, laterali e oscillatori a bassa e ad alta frequenza. In studio ripeto sempre ai pazienti un concetto fondamentale: è inutile comprare spazzolini che costano cifre spropositate, se poi il tempo o la voglia dedicati allo spazzolamento sono di pochi secondi per pulire i nostri denti. Quindi sono determinanti tecnica e tempo per ottenere un ottimo risultato: per lo spazzolino manuale il movimento deve essere verticale e non orizzontale. Quest’ultimo, oltre a non pulire gli spazi interprossimali, che essendo verticali necessitano di una detersione verticale, facilita invece un assottigliamento dell’epitelio con conseguente retrazione gengivale, provocando ipersensibilità al freddo e allo sfregamento, relativo allo scoprimento di una parte del dente normalmente coperta (recessioni gengivali).
Riguardo al tempo, le indagini di mercato hanno riportato che ne dedichiamo troppo poco rispetto a quello richiesto che dovrebbe essere, secondo gli studi fatti su un campione di persone, decisamente maggiore per rimuovere al meglio la placca batterica.
Il tempo è difficile misurarlo, se non muniti di un timer, e per questo motivo alcuni spazzolini elettrici sono stati dotati di timer. In studio rispondo ai pazienti che mi chiedono cosa comprare solo dopo aver effettuato una visita del cavo orale: se mi rendo conto che il paziente ha una buona igiene con l’uso di uno spazzolino normale, non c’è motivo che debba consigliarne uno elettrico, mentre se, dopo una o più lezioni di igiene eseguite in studio, il risultato è insoddisfacente, allora consiglio l’acquisto di uno spazzolino elettrico che faciliterà la rimozione della placca batterica con risultati più gratificanti.
A maggior ragione se il paziente presenta delle patologie a carico della mano, come il tunnel carpale o l’artrite, il consiglio è sicuramente a favore di uno spazzolino elettrico. Sia nello spazzolamento manuale che in quello elettrico, l’giene deve essere completata con l’uso del filo interdentale che serve per rimuovere quei depositi di placca tra un dente e l’altro, responsabili di carie più difficili da diagnosticare se non con una accurata visita o con l’utilizzo di radiografie (bite wing). Quest’ultime sono estremamente utili per individuare e quindi intervenire per bloccare quei processi cariosi che andrebbero a minare il nervo con necessità di devitalizzare il dente.
Nell’ambito degli spazzolini elettrici è doveroso fare una distinzione tra spazzolini roto-oscillanti (la testina si muove ruotando in entrambe le direzioni), pulsanti (oltre a ruotare la testina va avanti e indietro per aumentare il potere di asportazione della placca) e sonici (la testina non ruota ma vibra molto velocemente con 12.000-24.000 vibrazioni al minuto). Questi spazzolini elettrici possono essere ricaricabili e a batteria. Quelli ricaricabili sono quelli più completi e anche i più cari in quanto offrono maggiore tecnologia come:
-sensore di pressione, per evitare una pressione eccessiva di spazzolamento,
-timer, che consente di controllare il tempo di spazzolamento per quadrante,
-avvisi digitali quando va cambiata la testina,
-tecnologia oscillatoria e rotatoria.
Quelli a batteria hanno un’azione vibrante che aumenta l’efficacia pulente, la testina raggiunge le 4500 oscillazioni al minuto.
TECNICHE DI SPAZZOLAMENTO
Nello spazzolino elettrico la testina dopo averla sporcata con dentifricio va appoggiata sulla superficie del dente (esterna, interna e masticatoria) e per 5 secondi per ogni dente va fatta agire inclinando la testina stessa per agire negli spazi tra un dente e l’altro. Nello spazzolino manuale ancora oggi mi trovo a correggere i movimenti orizzontali, che non andrebbero assolutamente eseguiti a favore di quelli verticali.
TECNICHE DI SPAZZOLAMENTO
Nello spazzolino elettrico la testina dopo averla sporcata con dentifricio va appoggiata sulla superficie del dente (esterna, interna e masticatoria) e per 5 secondi per ogni dente va fatta agire inclinando la testina stessa per agire negli spazi tra un dente e l’altro. Nello spazzolino manuale ancora oggi mi trovo a correggere i movimenti orizzontali, che non andrebbero assolutamente eseguiti a favore di quelli verticali.
Esiste una sostanziale differenza di prezzo che lascio sicuramente a discrezione del diretto interessato. Oltre al prezzo alcuni pazienti non apprezzano la vibrazione in bocca e preferiscono per questo motivo l’utilizzo di quelli manuali.
NOTA BENE: per i bambini mi capita di vedere in studio genitori soddisfatti di aver acquistato spazzolini elettrici per avere la certezza che i piccoli svolgano al meglio l’igiene quotidiana, ma tante volte i piccoli per un utilizzo errato “giocano” con lo spazzolino elettrico compromettendo il risultato igienico. Ecco perché consiglio sempre ai genitori una attenta supervisione e se necessario il loro intervento diretto fino a quando la tecnica non sia stata ben recepita.
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DOTT. ALESSANDRO VERONESE
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