VOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per l'"Angolo del Sorriso", una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, il Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia, ci parlerà della gengivite.
I SINTOMI INIZIALI
La gengivite è un processo infiammatorio della gengiva per un accumulo di placca batterica con conseguente irritazione. I sintomi iniziali sono rossore, gonfiore, sanguinamento, recessione gengivale e alitosi; se il processo non viene fermato può evolvere in una parodontite, un tempo definita piorrea. Se durante lo spazzolamento si vede sangue mescolato alla saliva è bene rivolgersi al dentista per verificare quale sia la causa responsabile, risolvibile nella maggior parte dei casi con una semplice ablazione del tartaro per rimuovere quei depositi di tartaro e placca che si accumulano sopra e sotto il bordo gengivale. In altri casi la gengivite rappresenta il primo stadio di una patologia che si è già insediata, la parodontite, in tale situazione è responsabilità del dentista adottare tutte le sue conoscenze per arrestare la patologia!!!!!!
Ebbene si, ancora oggi sento nel mio studio pazienti disperati ai quali è stato detto che per questa malattia non si può fare nulla. Durante la prima visita è necessario raccogliere dati anamnestici importanti relativi all’uso di farmaci da parte del paziente: per esempio la cardioaspirina, che può avere indicazioni nel trattamento preventivo delle patologie trombotiche, può provocare sanguinamento. Altri farmaci, quali per esempio le benzodiazepine e gli antidepressivi, possono ridurre la produzione di saliva (xerostomia) con secchezza delle fauci e come ultimo disturbi alle gengive.
COS’E’ LA GENGIVITE
La gengivite, è quindi, un processo reversibile, ma se si cronicizza ecco il rischio di comparsa della parodontite: che cos’è? I nostri denti sono sostenuti dal parodonto che è l’insieme di gengiva, osso, cemento radicolare e legamento parodontale. In condizioni fisiologiche il solco gengivale ha una profondità da 1 a 3 mm ma con l’infiammazione del parodonto tale misurazione aumenta: maggiore è la profondità e tanto è più grave la parodontopatia. Una tasca parodontale di 10 mm di profondità risulta ovviamente più grave di una di 5 mm. In questa tasca si accumulano più facilmente depositi di placca che si trasformano in tartaro cronicizzando l’infiammazione che se non fermata progredisce inesorabilmente con perdita del substrato osseo, mobilità del dente e di conseguenza, perdita dello stesso. Questo processo per molti casi progredisce e si aggrava senza sintomi importanti, infatti spesso il paziente arriva in studio con uno stato avanzato della malattia senza capire per quale ragione non se ne sia accorto prima; ecco perché non bisogna sottovalutare i segnali come il sanguinamento, la dolenzia delle gengive o la retrazione del bordo gengivale; questi sintomi seppur leggeri possono nascondere qualcosa di più preoccupante.
PRINCIPALI CAUSE:
o scarsa igiene orale
o diabete mellito
o farmaci che riducono la produzione di saliva
o gravidanza
o fumo
o malattie immunitarie
TERAPIA:
o visita periodica dal dentista
o ablazione del tartaro
o visita parodontale per scoprire tasce gengivali al primo stadio
o correzione dei fattori di rischio
DOTT. ALESSANDRO VERONESE
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27058 - Voghera (PV)
Tel. 0383367329
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