VOGHERA - Voghera Sei Tu dà la parola ai suoi esperti. Per “l’Angolo del Sorriso”, una rubrica mensile dedicata al benessere e alla salute della bocca, diamo la parola al Dott. Alessandro Veronese, dentista laureato in Medicina e Chirurgia e specializzato in Odontostomatologia.
I SINTOMI DEL BRUXISMO
Per bruxismo s’intende il digrignamento dei denti per una contrazione dei muscoli masticatori, evento che si manifesta soprattutto di notte, durante il sonno. Viene definito “parafunzione” e spesso viene avvertito dal partner come uno stridore di vetri per il particolare rumore provocato dallo sfregamento dello smalto dentale tra denti dell’arcata superiore e denti di quella inferiore.
L’eziologia non è nota, anche se fra i fattori predisponenti ci potrebbe essere la familiarità in concomitanza con la tensione emotiva, lo stress e la compromissione del benessere psichico. Fra i fattori scatenanti vanno considerati l’occlusione non corretta delle arcate dentarie (malocclusione) l’abitudine al fumo, l’abuso di alcolici e di caffeina e l’uso di stupefacenti per l’effetto di eccitazione sul sistema nervoso.
La sintomatologia è varia; il paziente si sveglia al mattino con dolenzia alle mascelle oppure non riesce ad aprire completamente la bocca avvertendo dolore all’articolazione temporomandibolare (la cerniera della nostra bocca) oppure avverte una sabbiolina in bocca, conseguenza dell’abrasione dello smalto durante lo sfregamento e nei casi più accentuati, la frattura delle cuspidi dentali che richiedono l’intervento del dentista. Altre volte il paziente lamenta una sensibilità dentale al freddo per la perdita dello smalto che protegge i denti come una corazza. Nei casi più accentuati il bruxismo è responsabile di scrosci (scatti) all’articolazione temporomandibolare perché le tensioni muscolari si ripercuotono sulla funzionalità dell’articolazione stessa. In tali situazioni è fondamentale un’accurata visita dal dentista per impostare un programma terapeutico efficace.
I segni clinici del bruxismo sono evidenti all’ esame obiettivo; lo smalto è ridotto sulla superficie masticante dei denti per l’abrasione e di conseguenza la dentina esposta li rende più sensibili agli stimoli termici. Di solito questi segnali sono accompagnati da erosioni cervicali (al colletto dei denti) favorendo così una maggiore suscettibilità al freddo e alla carie in quanto la dentina è più porosa dello smalto.
LA TERAPIA
Terapia: Non esiste una terapia farmacologica specifica se non la correzione dei possibili effetti scatenanti. L’intervento del dentista ha lo scopo di proteggere le superfici dentali occlusali, di ripristinare l’anatomia occlusale dei denti con manufatti protesici o con restauri conservativi e di ridurre la tensione muscolare masticatoria con la progettazione del bite dopo la presa dell’impronta e la rilevazione della masticazione con la cera.
Questo manufatto in resina viene inserito nell’arcata superiore o inferiore del paziente e impedisce l’interposizione dei denti gli uni sugli altri svolgendo inoltre un effetto ammortizzante. Deve essere inserito alla sera prima di andare a dormire e tolto al mattino. Il paziente va successivamete controllato per registrare i rapporti occlusali durante l’utilizzo del bite specialmente nei casi più importanti con coinvolgimento dell’articolazione temporo mandibolare.
DOTT. ALESSANDRO VERONESE
Via Emilia 191
27058 - Voghera (PV)
Tel. 0383367329
Web: studioalessandroveronese.com
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
ORARI
Dal Lunedi al Venerdi
Dalle 8,15 alle 12,30
Dalle 14,00 alle 19,30