LA PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL PROGETTO - Oltre al Sindaco Carlo Barbieri, erano presenti l’assessore alla Cultura Marina Azzaretti, il senatore Giovanni Azzaretti, componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cariplo, il vice Sindaco di Rivanazzano Terme Marco Largaiolli, gli imprenditori agricoli Federico Radice Fossati e Nicola Radice Fossati, il direttore del museo di scienze naturali del comune di Voghera Simona Guioli, il dirigente del settore Cultura del Comune di Voghera Paolo Paoletti e Francesco Gatti, rappresentante dell’associazione naturalistica “Amici del Parco delle Folaghe”. Tanti anche i partner coinvolti nel progetto, ufficialmente denominato “La connessione ecologica tra Appennino Pavese e Pianura Padana”. Oltre al Comune di Voghera, che attraverso l’assessorato alla Cultura e il Museo di Scienze Naturali è l’ente capofila del progetto, hanno aderito all’iniziativa anche i Comuni di Casei Gerola, Lungavilla, Mezzana Bigli, Rivanazzano Terme, la Comunità Montana dell’Oltrepo Pavese, l’Università degli Studi di Pavia, l’associazione “Amici del Parco delle Folaghe” e l’azienda agricola “Federico Radice Fossati” di Mezzana Bigli.
UN INVESTIMENTO CHE VALORIZZA TUTTO IL TERRITORIO - Nel fare gli onori di casa, il sindaco Carlo Barbieri ha evidenziato in premessa che “Se da una parte è vero che il Comune di Voghera, quale ente capofila, ha avuto un ruolo importante nella realizzazione di questo progetto successivamente finanziato dalla fondazione Cariplo, dall’altra parte si tratta di un intervento imponente che valorizza tutto il territorio circostante”.
“Questo perché la Città di Voghera – ha proseguito Barbieri – Vuole essere un punto di riferimento per tutto il territorio, ma vuole anche proseguire in quella collaborazione che consente allo stesso territorio di trarre beneficio da progetti come questo, che hanno come fine ultimo l’integrazione, la valorizzazione e la sinergia territoriale. Credo che un ringraziamento doveroso vada alla Fondazione Cariplo, sempre attenta a finanziare quelle progettualità che possono concretamente portare un valore aggiunto alla nostra città ed a tutto il territorio circostante, in tema di ambiente, di arte, di cultura, di scienza e tecnologia e di servizi alla persona”.
L'IMPEGNO DEL MUSEO DI SCIENZE - Dal canto suo, l’assessore alla Cultura Marina Azzaretti ha voluto soprattutto ringraziare ed elogiare il museo di Scienze Naturali, per essersi prodigato con grande professionalità nella realizzazione operativa di questo progetto, ed ha ringraziato tutti i partner che hanno aderito all’iniziativa e che nel corso del prossimo triennio continueranno a collaborare per la realizzazione della rete ecologica territoriale. Il Conte Federico Radice Fossati ha invece posto l’accento sull’importanza della collaborazione fra pubblico e privato che ha sempre apportato grandi benefici a tutto il territorio.
Ma in che cosa consiste, concretamente, questo progetto. A spiegarlo è Simona Guioli, direttore del museo di Scienze Naturali di Voghera. “Grazie a questo progetto un intero territorio, che va dalla Lomellina alla Valle Staffora, sarà valorizzato grazie al potenziamento della rete ecologica esistente, alla realizzazione di sentieri didattici attrezzati, ad un’intensa attività di divulgazione e promozione degli interventi che verranno realizzati, al costante monitoraggio ambientale e ad una verifica costante che verrà realizzata anche attraverso il coordinamento amministrativo tra i vari enti e la convocazione di tavoli tecnici”. La conclusione a Marina Azzaretti: “Quella di oggi è stata solo una presentazione preliminare di un progetto che ha una grande portata ecologica ed ambientale – conclude l’assessore alla Cultura – Presumibilmnte nel corso del mese di gennaio verrà anche organizzato un convegno, che spiegherà con maggior dovizia di particolari i dettagli di questa iniziativa. Convegno al quale sarà invitata tutta la popolazione”.