VOGHERA - Venerdi scorso quaranta studenti della Scuola Pascoli e della Succursale Don Orione (Classi Terze) hanno partecipato alla presentazione del libro scritto dal prof. Pier Vittorio Chierico in occasione dei centosessant’anni dal collaudo definitivo della Caserma di Cavalleria “Vittorio Emanuele II”.
Un viaggio nel tempo all’interno del museo storico
Affascinati dal racconto dell’autore e dalle immagini d’epoca proiettate sullo schermo del salone, all’interno del Museo Storico “Beccari”, gli alunni hanno compiuto un vero viaggio nel tempo alla scoperta della vita dei soldati e degli ufficiali di Cavalleria, che durante gli anni di attività della Caserma rappresentarono una presenza importante per la popolazione vogherese. Militari che parteciparono a tutti gli eventi bellici della storia d’Italia, dal Risorgimento alla Seconda guerra mondiale, compiendo anche atti di eroismo come quello del colonnello Luigi Lanzuolo, comandante del reggimento “Cavalleggeri Monferrato”, trucidato dai tedeschi a Berat (Albania) dopo l’8 settembre 1943. Il professore ha inoltre mostrato agli studenti gli elmetti e i copricapi usati dai militari e le armi ottocentesche (lance e spade), tutti preziosi reperti conservati nelle sale del Museo.
Un’occasione per conoscere il valore della nostra città
Presenti all’evento la Vicesindaca Simona Virgilio e la Dott.ssa Maria Teresa Lopez, Dirigente Scolastica dell’Istituto Pertini, che ha così commentato: «Questa lezione di storia – locale e nazionale insieme – è stata una preziosissima occasione per mostrare ai nostri studenti il valore storico e civico dei luoghi che percorriamo quotidianamente, spesso senza riflettere su ciò che hanno rappresentato nel passato. La sede stessa della nostra scuola Pascoli, originariamente denominata “Casermetta Montebello”, nacque come ampliamento della Caserma di Cavalleria: è bello pensare che, nelle aule oggi popolate dai nostri studenti, vivevano un tempo giovani soldati abituati a una vita di sacrifici e disciplina. Ringrazio pertanto la sig.ra Beccari e gli Amici del Museo, con i quali collaboriamo proficuamente da anni, per aver offerto ai nostri alunni una grande opportunità di arricchimento culturale.»