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Cultura - Giovedì, 21 Marzo 2024 20:12

VOGHERA - Escursionista vogherese racconta, in una guida, la storia del nostro territorio

GiovanniPortinariVOGHERA -  Una testimonianza preziosa che ci racconta la storia e il fascino del Parco delle Capanne di Marcarolo posto nella catena appenninica che unisce il Basso Piemonte alla Liguria. E' l'ultima guida realizzata dall'escursionista vogherese Giovanni Portinari.

 

Il Parco delle Capanne di Marcarolo a piedi e con la bici da montagna


“Sui sentieri delle Capanne di Marcarolo” è un’opera preziosa che unisce gli amanti delle camminate a quelli con la bici da montagna, dedicata alle Capanne di Marcatolo, dove ha sede un Parco naturale. Una guida ricca di informazioni tecniche, con riferimenti al paesaggio e alla storia di questi luoghi, corredata di tante immagini. L’area geografica trattata in queste pagine ingloba il parco naturale ed i sentieri tra le Valli Curone e Stura. Ha una doppia facciata, è rivolta sia agli amanti delle camminate a piedi che agli appassionati della bici da montagna. Nel parco naturale, si incontrano percorsi tipicamente liguri, in realtà, ci sono sia sentieri facili che più impervi ma con poco allenamento si possono affrontare tutti. Vengono descritti nel dettaglio questi paesaggi, fornendo anche una connotazione storica. Infatti incontreremo luoghi che hanno fatto la storia tra cui: Borgo Fornari, Ovada e Campo Ligure. Ci sono i laghi artificiali che garantiscono l’approvvigionamento d’acqua dei genovesi. La terra del parco è piuttosto selvaggia, con poca vegetazione. Un tempo, questi sentieri rappresentavano la via di comunicazione per gli scambi commerciali tra la pianura e il mare. Si andava a Genova a prendere il sale, le spezie e tutto ciò che mancava in pianura in cambio delle merci coltivate e prodotte nelle città e paesi delle valli dell'entroterra e delle città come Milano e Pavia. I genovesi, inoltre, venivano qui a rifornirsi di legname dalle piante per costruire le navi e i remi della Repubblica di Genova. Il punto cruciale è il Monte Tobbio, posto al centro del parco, ha una caratteristica forma a piramide, e la si può scorgere anche da molto lontano. La pendenza per arrivarci non è eccessiva e si può arrivare in cima tranquillamente a piedi, un sentiero utilizzato asassiduamente dai camminatori; ci accoglie sulla cima una piccola chiesetta e un rifugio. Le buone norme di questi percorsi indicano sempre l’utilizzo degli scarponcini da trekking, un po’ di allenamento, le scorte d’acqua e un vestiario adeguato, come dicono gli esperti, a cipolla.

Giovanni Portinari escursionista vogherese già autore di altre guide destinate all’escursionismo completamente immersi nella natura.

Sul sito web www.oltresentieri.com si possono trovare le clip dei percorsi e tutte le altre informazioni, basta scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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