CASTEGGIO/PONTE NIZZA - Bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie dell’Oltrepò Pavese stanno disegnando il futuro dei borghi del territorio. Il progetto, denominato "Dimore e Borghi", è stato realizzato dal Gal Oltrepo Pavese.
I workshop nelle scuole oltrepadane
Il GAL Oltrepò Pavese — nell’ambito del progetto di cooperazione “Dimore e Borghi”, sviluppato in collaborazione con il GAL Risorsa Lomellina e il GAL Terre del Po grazie all’Operazione 19.3.01 del PSR 2014-2021 — ha organizzato una serie di workshop nelle scuole Oltrepadane per confrontarsi con i cittadini di oggi e di domani. L’obiettivo? Tracciare le line guida per costruire i borghi del futuro, favorendo una progettazione partecipata con le nuove generazioni, per intercettare bisogni e punti di vista, contribuendo a definire le strategie di sviluppo locale.
I giovanissimi partecipanti ai laboratori svolti sino ad oggi — nei plessi scolastici di Casteggio, Santa Maria della Versa e Ponte Nizza — hanno potuto scoprire più da vicino quale è il compito del GAL e quali progetti ha supportato sino ad oggi, entrando poi nel vivo dell’esperienza laboratoriale. Cosa è un borgo? Quali sono i servizi essenziali che ne consentono la vitalità? Quali i servizi turistici che possono favorirne lo sviluppo?
Il confronto sul progetto
Bambini e ragazzi, dopo una breve infarinatura, sono stati invitati a confrontarsi tra loro e con il corpo insegnanti per costruire il proprio borgo ideale, il paese in cui vogliono vivere oggi e che sarà la loro residenza (e magari luogo di lavoro) di domani. Sfruttando carta, forbici, materiali di riciclo o soluzioni digitali — come video verticali e podcast — potranno dare sfogo alla propria creatività e creare un’opera unica che racconterà la loro visione.
I risultati dei laboratori diventeranno protagonisti di ulteriori incontri del progetto “Dimore e Borghi” con i sindaci dei 48 comuni del territorio Leader dell’Oltrepò, fornendo loro nuovi spunti per ragionare sullo sviluppo locale. Le stesse opere saranno anche in mostra al Castello di Zavattarello, da martedì 23 aprile — data dell’appuntamento conclusivo del progetto, che nelle settimane precedenti prevede anche la realizzazione di un press tour con dieci prestigiosi giornalisti nazionali — e sino al 1° giugno 2024, offrendo l’opportunità a tutti i cittadini di riflettere sul futuro dei piccoli centri dell’Oltrepò, luoghi e comunità che resistono sulle colline e le montagne dell’Appennino lombardo.