Voghera sei tu

Nav view search

Navigation

Search

Cultura - Lunedì, 26 Dicembre 2022 12:56

VOGHERA - L'ematologo Czeppel scrive un libro sull'Oltrepo e le sue stagioni

copertina libro czeppelVOGHERA - "Oltre... Po - Le 4 stagioni" è il titolo di una pubblicazione curata dall'entomologo Roberto Czeppel e distribuita proprio di recente nelle migliori librerie e cartolibrerie della provincia di Pavia a cura di Primula Editore: non è un semplice libro fotografico sull'Oltrepò Pavese, ma il risultato di una passione per la natura, per gli animali e soprattutto per il nostro territorio.

 

VIAGGIATORE DEL MONDO

"Faccio il ricercatore di nuove specie", conferma lo stesso Czeppel. "Ho viaggiato nei cinque continenti visitando foreste, deserti e montagne; una volta finita le spedizioni, il ritorno nella metropoli milanese, dove vivevo sino a qualche anno fa, mi creava insofferenza per il caos determinato dal traffico cittadino, per l'inquinamento e per l'assoluta mancanza di spazi naturalistici. Con un pizzico di fortuna, ho trovato a poco più di un’ora da Milano un ex borgo contadino dove ancora la natura regna ancora sovrana. Il piccolo paese dove ora risiedo è una frazione di Borgo Priolo, situata nei contrafforti collinari dell’Oltrepò Pavese. Qui le stagioni si susseguono con quei ritmi immutati che permettono di godere ancora del fascino naturale di un bosco. Profumi, colori, fiori, animali selvatici, tramonti che spaziano senza l’occlusione del cemento edilizio: sembra di essere immersi in tempi passati, quando la natura incideva fortemente nel paesaggio senza snaturarlo. Anche se con toni più discreti, l’impressione è quella di essere circondati da un panorama esotico."

"Affacciandomi dalla terrazza di casa, o percorrendo i diversi sentieri lungo le colline che circondano il piccolo borgo" - spiega l'autore - "ho cercato di immortalare, con la macchina fotografica, tutti i passaggi delle stagioni, fissandone le immagini più rappresentative: i magici colori dell’autunno che attingono a un’infinità di sfumature; la contrastante bellezza di un temporale estivo coronato dall’arcobaleno; il bianco purissimo della neve che dà origine a un paesaggio simile a un presepe; la miriade di fiori che in primavera, come pietre preziose, si incastonano nel verde esuberante dei prati; e, infine, la presenza costante di animali selvatici che, con i loro richiami, arricchiscono e completano questo meraviglioso acquerello, comunicando la sensazione di assistere, dal vivo, a uno splendido documentario naturalistico. Ora, quando torno dai miei viaggi, non ho più l’angoscia del rientro; so che mi attende una valle incantata: quella che io chiamo, con un pizzico di nostalgia, la mia piccola Africa."

 

e-max.it: your social media marketing partner
Cookie Settings