LA RAPINA UN ANNO FA - Era il gennaio del 2012 quando, insieme a un complice, Giovanni Guardigli entrò con il volto coperto da un casco nella tabaccheria di via Lomellina. Il suo complice minacciò il titolare con una pistola (non è stato appurato durante il processo se fosse vera oppure una riproduzione) e i due si fecero successivamente consegnare l'incasso, che ammontava a qualche centinaia di euro. Iniziarono le indagini dei Carabinieri. La moglie del titolare riuscì a intravedere parte del viso proprio di Giovanni Guardigli e per questo i Carabinieri sono riusciti a risalire a lui. Una volta il carcere ha confessato il colpo, anche se non ha mai fatto il nome del complice.