LA SENTENZA DI PRIMO GRADO - L'avvocato Laura Mandirola, che nel procedimento penale ha rappresentato l'A.c. Voghera spiega i termini della condanna. “Si trattava del procedimento penale che ha avuto luogo dopo la querela presentata dall'A.c. Voghera verso Ascagni in merito all'appropriazione indebita di 40 mila e 800 euro, somma derivante da fatture pubblicitarie. In sede civile, Ascagni era già stato condannato al risarcimento di tale somma, stamattina è arrivata anche la sentenza di primo grado in sede penale”. Il Tribunale vogherese ha dunque accertato che Ascagni, all'epoca dei fatti presidente del sodalizio vogherese, non avesse titolo a incassare quella somma di denaro, identificando cosi il reato di appropriazione indebita. L'avvocato Danilo Ventura, che nel processo ha difeso Roberto Ascagni commenta cosi la sentenza:”Sono stato nominato difensore d'ufficio pochi giorni fa e non posso ancora pronunciarmi. Ora aspettiamo di prendere visione delle motivazioni della sentenza, dopo di che mi consulterò con il mio assistito e decideremo come procedere”.
Alessandro QUAGLINI