Perseguitava l'ex moglie, denunciato
VOGHERA Perseguitata fino allo sfinimento, a tal punto da dover rivolgersi agli uffici del Commissariato per cercare di porre fine a quello che era diventato un vero e proprio incubo. Lei, una donna vogherese di 38 anni (S.A. le iniziali) ora è salva.
LA STORIA – Questa vicenda di stalking inizia nella primavera del 2011, quando la 38enne S.A., si rivolge al Commissariato per denunciare le continue violenze dell’ex marito G.G., 48 anni, anch’egli vogherese. Quella che inizialmente appariva una comune vicenda di dissapori di una coppia entrata in crisi, evidenziava invece un crescendo di condotte violente da parte del marito tale da indurre S.A. a sporgere al Commissariato, anche in tempi ravvicinati, diverse denunce e querele. Emergeva così una situazione devastante, di una donna che viveva in uno stato di terrore. Infatti G.G., la tempestava di telefonate ed sms dal contenuto ingiurioso e minaccioso manifestando furenti stati d’ira, caratterizzati da gravi minacce, pesanti ingiurie e danneggiamenti dei propri beni, quale computer, autovettura. Inoltre frequentemente andava a trovarla sul posto di lavoro, minacciandola ed insultarla alla presenza di altri colleghi di lavoro e ricorrendo anche alla violenza fisica, cagionando lesioni alla donna. G.G. minacciava ed insultava anche prossimi congiunti della convivente. L’Ufficio di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Voghera, coordinato dal Sostituto Commissario Pietro Puleo, sotto la costante direzione del Pubblico Ministero dott.ssa Ilaria Perinu della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Voghera, effettuava prolungate indagini che permettevano di rappresentare una complessa serie di elementi tali da determinare un complesso quadro probatorio a carico di G.G., che unitamente alla spiccata pericolosità dimostrata, permettevano all’Autorità Giudiziaria di emettere un provvedimento di custodia cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’uomo a cui veniva data immediata esecuzione nella giornata di ieri. Numerosi i capi di imputazione individuati dall’Autorità Giudiziaria: percosse, ingiurie, atti persecutori.