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Cronaca - Martedì, 22 Maggio 2018 19:58

VOGHERA - Calciatore vogherese sta per morire in campo, salvato da un angelo

pergolaVOGHERA - Beppe Depergola, 46 anni, è un padre di due bimbi e un calciatore vogherese molto conosciuto, per i suoi trascorsi da bomber con tante squadre, l'ultima delle quali è stata la Rivanazzanese. Mercoledi scorso, ha accettato l'invito di un amico per andare a giocare a calcetto nei campi di Pontecurone.

 

IL MIRACOLO DI ALEX E BEPPE

 

Doveva essere una serata di divertimento con gli amici, come tante. Ma improvvisamente ha rischiato di trasformarsi in un dramma. Beppe si è accasciato al suolo, esanime, colpito da un arresto cardiaco. L'amico Alex Grassi è stato il primo a soccorrerlo, praticandogli un massaggio cardiaco, poi Giuseppe Porrati, che gestisce il centro sportivo “Al Ponte” , ha rianimato Beppe con un defibrillatore. Sono loro due gli angeli custodi, che hanno salvato la vita a Beppe. “Il terrore che ho avuto è di non poter rivedere più mia moglie e i miei due bimbi, sarò per sempre grato ad Alex e a Beppe. Mi hanno fatto enorme piacere i tanti messaggi di affetto e vicinanza che ho ricevuto su Facebook, vuol dire che sono una bella persona”, dice oggi Beppe. Lui non ricorda i momenti terribili dell'arresto cardiaco. “Ricordo quando ero a casa, con l'idraulico che mi stava sistemando la caldaia e io speravo che non facesse troppo tardi per andare a giocare a calcetto. E' stato il mio amico Alberto Spolaor a chiamarmi per giocare, lui fa il campionato Amatori con il Sannazzaro”. Il resto della serata è un vuoto completo per Beppe, sino al risveglio in ospedale. “Mi sveglio e mi ritrovo nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale. Mi guardo per capire se ho delle ferite o dei tagli, ma non c'è nulla, e penso che fosse tutto un sogno. Poi arriva un infermiere e mi racconta tutto. Mi dice che sono in ospedale ad Alessandria, dove mi hanno ricoverato in seguito ad un arresto cardiaco, che ho avuto mentre giocavo a calcio. Sono stato fortunato che mi hanno subito praticato il massaggio cardiaco e mi hanno rianimato con il defibrillatore. Poi sono stato intubato e trasportato in ambulanza all'ospedale di Alessandria”. Qui Beppe è stato sottoposto ad una coronografia, che ha evidenziato una coronaria chiusa all' 80 %. Si è quindi reso necessario un intervento di angioplastica. Oggi Beppe è ricoverato in Cardiologia , sta bene ma nei prossimi giorni sarà dimesso e dovrà poi seguire un percorso di rieducazione al cuore. “Il medico mi ha detto che sono stato fortunato a trovarmi in quella situazione, in un campo di gioco, dove sono stato subito soccorso. Se mi capitava da un'altra parte, ora non sarei qui a parlarne. Non ho mai avuto problemi di cuore, mi hanno solo riscontrato delle extrasistole ai tempi della Berretti della Pro Sesto, ma è un problema che non si è più riproposto e mi hanno sempre dato l'idoneità sportiva dopo le visite mediche”. Beppe dà appuntamento a tutti i suoi amici del calcio:” Il calcio è la mia passione e ho già detto a Giampaolo Monastero (presidente della Rivanazzanese, ndr) di tenere duro fino al 2020. Per il centenario della Riva, voglio esserci anch'io”, sorride Beppe, che riassapora il gusto gioioso della vita dopo un brutto scherzo del destino.

 

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