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Attualità - Sabato, 04 Dicembre 2010 14:24

LETTERE - Via Emilia, un senso unico che ha poco... senso

La lettera di un nostro lettore


VOGHERA Da un nostro caro lettore riceviamo una lettera relativa alla decisone dell'amministrazione comunale di istituire un senso unico in via Emilia. Riceviamo e pubblichiamo volentieri l'intervento.

 

Questa del senso unico in via emilia è soltanto l' ultima in ordine di tempo delle tante idiozie commesse a livello viabilistico nella nostra città negli ultimi anni. Si dice che lo scopo di questo senso unico sia quello di decongestionare il traffico e rimediare qualche posto auto in più.

Per quanto riguarda il discorso dei posti auto, questo ci può anche stare. La nostra città ne ha un bisogno impellente, e in quella zona più che in ogni altro punto, soprattutto dopo la vera e propria strage di parcheggi nella quale si è cimentata l’ amministrazione che da pochi mesi ha terminato il suo mandato.

Ciò che lascia alquanto perplessi è invece il resto.

Cominciamo col dire che l’ idea di “decongestionare il traffico” istituendo sensi unici è già sbagliata in partenza, come principio: equivale a pensare di spegnere un incendio gettandovi sopra secchiate di benzina. E questo per due ragioni, entrambe facilmente intuibili: innanzitutto se ci sono due strade e una viene improvvisamente chiusa alla circolazione in un senso, tutti i veicoli che fino a quel momento la percorrevano nel senso che è stato vietato non potranno far altro che riversarsi sull’ altra strada, andando ad aggiungersi al traffico che già percorreva quella strada prima. Inoltre gli stessi veicoli, se prima percorrevano la strada che è stata chiusa si presume fosse perché era la via più breve e diretta per quella che era a loro destinazione. Passare alla seconda strada significa quindi quasi sempre allungare il percorso e di conseguenza aumentare il tempo di permanenza dei veicoli medesimi in città, il che è esattamente il contrario di ciò che si deve fare se si vuole “decongestionare il traffico”.

Va poi fatto notare che un esperimento di senso unico in quel tratto di via Emilia era già stato tentato alcuni anni fa, ed era stato abbandonato dopo pochi mesi per via dei risultati non eclatanti.

Allora però, se non altro, vi era stato abbastanza buon senso da dirigere il flusso dei veicoli in uscita dalla città, ovvero da piazza S. Bovo verso piazza Quarleri; ora, a quanto leggiamo, si vuole fare l’ opposto, vale a dire da piazza Quarleri verso piazza S. Bovo.

Pensiamo ora a cosa deve fare un’ auto che deve uscire da piazza S. Bovo in direzione Est, verso via Amendola, per dirla in altri termini.

Da via Barenghi non si passa, visto che da qualche anno è anch’ essa a senso unico da via Volturno verso il centro. A meno di non andarsi a cimentare in una sorta di tour panoramico di Voghera andando a passare per via Garibaldi, l’ unico percorso possibile rimane via Matteotti – via Balladore – via Montebello. Vi sono in verità altri percorsi alternativi, come via del Crocefisso o via Mentana, ma si tratta di strade secondarie che non tutti conoscono e percorrono abitualmente, soprattutto chi non è di Voghera ma viene dai comuni limitrofi.

Peccato si tratti di strade che, nelle ore di punta, sono già ora intasate oltre ogni limite di umana sopportazione. Quando alle auto dei pendolari che escono dall’ autoporto, a quelle provenienti dalla circonvallazione interna e quelle in uscita dal supermercato Esselunga andranno ad aggiungersi tutte quelle che attualmente escono dalla città passando per via Emilia, sarà il Caos con la C maiuscola.

Del resto è da anni che a Voghera si gioca (scusatemi ma non trovo altri termini) con i sensi unici: basti pensare a via Scovenna, dove ad un certo momento, con una decisione che è un eufemismo definire “cervellotica” il senso unico è stato inspiegabilmente invertito, rendendo la circolazione in tutta la zona molto più difficoltosa di quanto fosse prima. Pensiamo a via Carlo Alberto, dove il senso unico ha costretto tutti ad uscire dalle traverse di via Amendola come via Filippo Corridoni o via Enrico Toti. In questo caso, il rimedio adottato fu quello di piazzare un semaforo all’ incrocio tra via Corridoni e via Amendola, col risultato di rendere quest’ ultima impercorribile nelle ore di punta, a meno ovviamente di non avere molto tempo da perdere e di essere disposti a sopportare le lunghe code che si formano a causa del semaforo in questione. Pensiamo poi a via Cavour e via Garibaldi: da una decina d’ anni si continuano a sperimentare le combinazioni più diverse, e ancora non si è capito (o forse lo si è capito benissimo ma non lo si vuole ammettere) che la soluzione migliore era quella che c’ era all’ inizio, prima che lor signori iniziassero con tutti i loro esperimenti: entrata da via Galileo Galilei e via Cavour e uscita da via Garibaldi, via Topia e via Bidone. Già, perché in questo caso la “madre di tutte le stupidaggini”, ovverosia quella che ha causato a cascata tutte le altre, è stata il voler chiudere al traffico via Bidone e il tratto di via Emilia compreso tra via Bidone e via Bellocchio. C’ è anche via Ugo Foscolo, il cui senso unico ha portato, come era fin troppo facile prevedere, un deciso incremento del traffico in via 20 Settembre, anche qui facendo allungare di parecchio le code al semaforo di Piazza Castello. Gli esempi potrebbero continuare, ma qui mi fermo altrimenti l’ elenco diventerebbe troppo lungo.

Tornando al discorso iniziale, se l’ obiettivo di quel senso unico è quello di rimediare al cronico problema di mancanza di parcheggi, problema che pure è molto serio e molto sentito nella nostra città, la paura (anche se, in questo caso, più che di paura parlerei ci certezza) è che si tratti di un rimedio peggiore del male. Purtroppo non si fa che continuare un andazzo già da tempo in atto, visto che tutti i cambiamenti che si sono visti a Voghera in tema di viabilità negli ultimi 30 anni (ma particolarmente negli ultimi 3 o 4) sono stati, a parte pochissime eccezioni che si contano sulle dita di una mano, cambiamenti in peggio.

Speriamo se non altro che i nuovi parcheggi che si verranno a creare vengano delimitati usando vernice bianca, e non blu come da un po’ di tempo c’ è la brutta abitudine di fare.

 

Dino BRIGNOLI - Voghera

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