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Attualità - Giovedì, 08 Giugno 2023 10:13

L'INTERVISTA - Elena Piras, l'editor per passione che ha un sogno nel cuore

elena2VOGHERA  -  Appassionata di lettura e scrittura, nel campo dell'editoria ha una missione: aiutare gli altri e vedere i loro sogni realizzarsi. Per questo Elena Piras, classe 1986, milanese d'origine ma pavese di adozione, sta iniziando a percorrere il proprio cammino in questo affascinante settore. L'abbiamo intervistata per i lettori di Voghera Sei Tu.

 

CIAO ELENA TI PUOI PRESENTARE AI LETTORI DI VOGHERA SEI TU?

Buongiorno a tutti! Innanzitutto vi ringrazio per questa splendida opportunità, questo mi sembra doveroso e ora passiamo alle presentazioni. Mi chiamo Elena Piras, ho trent… anni, meglio non dirlo, non sono più trentacinque, ma nemmeno quaranta.

Amo leggere da quando sono bambina, ma solo in questi ultimi anni ho iniziato il favoloso percorso nel mondo dell’editoria; come molte altre persone, anche per me il covid è stato un momento di pausa dalla mia routine e mi ha permesso di avere un po’ di tempo in più da poter dedicare alle mie passioni. E così ho dato il via al mio sogno di pubblicare un libro, di iniziare a studiare e fare corsi sulla scrittura creativa, ho acquistato manuali per specializzarmi ed entrare in questo fantastico mondo che da sempre ho avuto nel mio cuore.

I romanzi sono sempre stati la mia valvola di sfogo, immergersi in così tanti mondi diversi mi ha sempre permesso di rilassarmi, di emozionarmi, di aprire la mente e fantasticare. Quindi, ho pensato, perché non farlo come lavoro? Non è mai troppo tardi per mettersi in gioco!

Ed eccomi qui, a organizzare e conciliare il mio lavoro da impiegata, con il secondo da editor, con l’aspettativa, piano piano, di farlo diventare un unico impiego full time.

IN CHE COSA CONSISTE IL TUO LAVORO?

Fare l’editor è molto emozionante, non solo per il lavoro che si fa sul testo, ma prima di tutto per il rapporto che si crea con l’autore. Io penso che se lo scrittore non riesce a provare empatia con il professionista con cui dovrà lavorare, non riuscirà mai a fidarsi di lui, dei consigli e delle modifiche che gli proporrà per migliorare il proprio manoscritto.

Quindi, per questo dico che la parte più importante è proprio l’approccio e la sintonia che si deve creare fin dall’inizio.

L’editor deve essere in grado di ascoltare, di captare ciò che l’autore vuole dire attraverso i suoi personaggi e le sue storie, leggerne le sfumature e cogliere i messaggi che vuole trasmettere, talvolta anche se lo scrittore stesso non se rende conto.

Questo è ciò che cerco di fare ogni volta, mi metto in gioco, leggo, mi confronto con l’autore, trovo soluzioni, stimolo idee per creare nuovi contenuti e incoraggio per arrivare all’obiettivo.

Quando il lavoro di editing e correzione bozze è terminato, vedere il prodotto finito, mi riempie di gioia perché quella storia diventa anche un po’ parte di me, mi ha fatto emozionare, arrabbiare e sentire sotto la pelle le sensazioni che vorrei arrivassero anche ai lettori.

Editare vuol dire leggere in moto attento e profondo una storia, controllare che tutto torni, che sia lineare, che rispetti le tecniche di scrittura senza guastare lo stile dell’autore, verificare la coerenza narrativa, la caratterizzazione dei personaggi, insomma, lavorare sulla trama. La correzione bozza invece è l’ultimo passaggio, consiste nel correggere refusi, punteggiatura, ripetizioni, verbi, sintassi e impaginare il manoscritto. Gli altri servizi che svolgo sono il coaching e la scheda di valutazione. Amo profondamente anche queste due cose.

Il coaching mi permette di dare sfogo alla mia creatività oltre che alle mie competenze; leggere la sinossi di un libro non ancora sviluppato e poterne parlare e discutere con gli autori permette a questi ultimi di poterci lavorare più serenamente oltre che a non commettere troppi errori nella stesura e poi dover riprendere in mano alla fine tutto il testo per sistemarlo.

La scheda di valutazione invece consiste in un esame preventivo del manoscritto, prima di passare alla fase dell’editing. Questo aiuta l’autore a identificare i punti di forza e di debolezza oltre che a lavorare sul testo in autonomia leggendo passo passo ciò che io ho evidenziato.

QUANDO E' NATO IL TUO AMORE PER LA LETTURA E LA SCRITTURA?

Difficile dirlo con esattezza, leggo da quando sono bambina, dalle scuole elementari direi. Ho sempre letto di tutto da romance, a thriller, a gialli e questo mi ha spinto poi a scrivere, sia diari personali che vere e proprie storie. A seconda dell’età poi sviluppavo storie diverse, forse prese anche dalla realtà in cui vivevo: amicizie, primi amori, sport.

COME SI SVOLGE LA TUA GIORNATA LAVORATIVA?

Come dicevo prima, essendo un secondo lavoro, cerco di organizzare tutto il mio tempo libero sia per studiare, che per svolgere quanto più lavoro mi è possibile. Ho un’agenda (tra l’altro creata da me) dove appunto tutto, non potrei mai vivere senza, di quelle cartacee eh, quelle digitali non le sopporto, ho sempre paura che possano perdere qualche dato! Segno ogni impegno, ogni cosa da fare e cerco di portare a termine tutto ciò che mi prefiggo anche se non è semplice, dall’aggiornamento del mio blog con guide e consigli gratuiti per chi volesse approcciarsi alla scrittura, ai post sui social, alle mail, ai preventivi e soprattutto ai vari lavori.

C'E' STATA QUALCHE OPERA CHE TI HA PARTICOLARMENTE COLPITO IN QUESTI ANNI? E QUALCHE ANEDDOTO DA RACCONTARCI...

In realtà, in ogni opera su cui lavoro, imparo qualcosa e mi arricchisco. Anche con i soli coaching mi capita, e questa è la cosa più bella del mio lavoro. È conoscenza, è un continuo stimolo, una crescita, sia dal punto di vista personale che culturale. Da ogni tipologia di testo è possibile vedere qualcosa, una prospettiva diversa di vita, di pensieri, di emozioni, di culture. Spesso mi capita di ridere come una pazza leggendo i commenti che gli autori mi scrivono, altre volte invece, mi affeziono talmente tanto ai personaggi che ci penso anche durante tutta la giornata o la sera prima di dormire, tanto che poi mi appunto cose da riferire ai miei clienti. La stessa cosa mi capitava anche quando scrivevo, i miei personaggi non mi lasciavano dormire e volevano che la storia venisse scritta. Un po’ come nel film “Dickens - L’uomo che inventò il Natale”, per me era la stessa cosa.

COSA PROVI QUANDO UN LIBRO CHE TU HAI SEGUITO PROFESSIONALMENTE VIENE PUBBLICATO E HA SUCCESSO?

Come dicevo anche nella risposta precedente, la felicità e l’entusiasmo dell’autore è anche la mia. Il bello di questo lavoro è la soddisfazione del cliente e il suo successo. Ciò che mi gratifica di più è poter aiutare l’autore a raggiungere il suo sogno, è qualcosa di unico e impagabile.

QUAL E' LA PARTE CHE PREFERISCI DEL TUO LAVORO?

Il confronto con l’autore è senza dubbio ciò che amo di più, trovare le soluzioni che più possono essere adatte alle loro storie, parlarne e giungere alla fine vedendolo soddisfatto.

CHE PROGETTI HAI PER IL FUTURO?

Senza dubbio vorrei continuare a specializzarmi e cercare di rendere il mio lavoro di editor l’unico mio impiego.

RACCONTACI IL TUO SOGNO NEL CASSETTO?

Diciamo che il mio sogno nel cassetto è un po’ il progetto che ho per il mio futuro e quindi riuscire a organizzarmi e creare una cerchia di clienti sufficiente a potermi mantenere con il solo lavoro di editor. Lavorare in autonomia come freelance mi permetterebbe di fare tantissime cose e organizzare la mia giornata in modo più proficuo e soprattutto senza stress per poter riuscire a fare tutto.

INSTAGRAM - https://www.instagram.com/ep_servizieditoriali/

WEB - elenapiras.it

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