VOGHERA - Furti di dati, sottrazione di password, intromissione nelle caselle email, nelle carte di credito, nei profili social. I reati informatici sono in costante aumento, soprattutto nell’ultimo periodo e soprattutto nella nostra regione.
Lo riferiscono i dati, pubblicati lo scorso anno, dall’Osservatorio sulle Frodi Creditizie e i furti di identità, realizzato da CRIF MisterCredit. Oltre 3 mila violazioni nell’ultimo anno, per una media di quasi nove al giorno, che rendono la Lombardia la terza regione più colpita d’Italia. Maglia nera è Milano, che con 1.178 casi è l’area con più attacchi subiti, davanti alla provincia di Brescia (con 405 frodi) e quella di Bergamo (con 312). "Dopo il calo nel 2020, con la ripresa della normale operatività nel 2021 i casi sono immediatamente tornati a crescere – ha spiegato a Il Giorno l'Executive Director di CRIF, Beatrice Rubini – Il fenomeno delle frodi creditizie attraverso un furto di identità è in continua evoluzione, con le organizzazioni criminali che si avvalgono di tecniche sempre più sofisticate, che spesso il singolo consumatore non è in grado di rilevare".
Furti di identità ma non solo. Le ultime statistiche parlano anche del settore del gioco d’azzardo come uno dei maggiormente esposti ai tentativi di frode durante le transazioni digitali. Stando a quanto si legge su Giochidislots, a essere colpiti sono più del 7% dei movimenti. Per questo è bene scegliere sempre piattaforme di gioco legale e certificate, che introducono diverse strategie per alzare gli standard di sicurezza: tecnologia Secure Sockets Layer, sistemi di rilevamento, limiti di deposito e prelievo, verifica dell’identità.
Altri settori particolarmente colpiti sono quelli del retail, dei videogiochi, dei servizi finanziari, delle comunità online come le app di incontri, ma la filiera che ha registrato il maggior numero di transizioni sospette di frode è quella dei viaggi: +117%. Numeri in calo sono invece quelli del valore degli importi di queste truffe: i cybercriminali riescono a sottrarre soprattutto volumi di denaro al di sotto dei 1.500 euro (una tipologia di truffa cresciuta del 52% rispetto nel 2020). Non mancano però operazioni più vaste, che arrivano fino ai 10 mila euro, mentre al di sopra di questa cifra sono per fortuna solo al 12%.
Numeri che devono suonare come un campanello d’allarme e che devono agire da monito per tutti gli utenti della rete. I segreti per limitare le truffe? Scegliere sempre e solo siti legali, certificati e sicuri per qualsiasi tipo di transazione e scegliere password complesse e sofisticate per tenere lontani i mal intenzionati.