VOGHERA - Nel tardo pomeriggio di ieri, presso la Casa Circondariale di Voghera, si è verificata una aggressione ai danni di un agente di Polizia Penitenziaria all’interno di una sezione detentiva. Una situazione, questa, che preoccupa non poco le organizzazioni sindacali.
L'AGGRESSIONE ALL'AGENTE
A darne notizia è Alessio Follieri della Segreteria Locale dell’USPP (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria) di Voghera: “un gruppo di detenuti della sezione Collaboratori di Giustizia è andato in escandescenza a causa di conflittualità tra compagni di sezione ed un Agente è stato aggredito al fine di sottrargli le chiavi, onde poter accedere presso altri settori e “farsi giustizia” da soli. L’Agente, che ovviamente si è opposto all’iniziativa, ha dovuto subire dei colpi ed è stato persino preso alla gola. Solo grazie ad altro personale, prontamente intervenuto, si è potuto evitare il peggio o danni irreversibili per la sicurezza dell’Istituto, ma soprattutto per la salute del personale di Polizia intervenuto. L’Agente, condotto al locale Pronto Soccorso, è stato dimesso nella notte con prognosi di 6 giorni. I nostri auguri di pronta guarigione al collega”.
LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACATI
Sui fatti interviene anche Gian Luigi Madonia, Segretario Regionale dell’USPP, che evidenzia la drammaticità del sistema carcere e l’impotenza delle Istituzioni rispetto al fenomeno delle aggressioni: “L’episodio accaduto ieri a Voghera, dimostra che nessuna struttura è esente da atti violenti. La sezione Collaboratori, poi, è particolarmente incline a generare disordini. Pretesti e conflittualità interne sono all’ordine del giorno e il personale di Polizia Penitenziaria non sa più cosa inventarsi per gestire una tipologia, già di per sé difficile, che oltretutto vede un’altissima presenza di soggetti psichiatrici che, come noto, non dovrebbero stare in carcere.