VOGHERA - La Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha raccolto la richiesta con cui il terzo settore vogherese, con l’Associazione Orti Sociali quale ente capofila e coordinamento, ha partecipato al progetto di solidarietà e aiuto all’Ucraina avviato nei mesi scorsi e rivolto, in particolare, ai bisogni dei bambini profughi.
IL PROGETTO
La proposta progettuale, patrocinata dal Comune di Voghera, nasce da un’importante ed attenta riflessione sull’esperienza che i minori e le loro famiglie ucraine stanno vivendo come rifugiati di guerra nel nostro territorio. Poiché la situazione è delicata ed imprevista è stato per noi fondamentale, spiega Eleonora Migotto, educatrice referente del progetto, coinvolgere e ascoltare attentamente le referenti ucraine sul territorio che, quotidianamente, si stanno prodigando per aiutare e supportare le famiglie qui presenti, sia nelle situazioni quotidiane che in quelle straordinarie.
Grazie alla mediazione di Nataliia Gudzhuk e a quanto emerso dalle loro parole durante più incontri effettuati con la rete delle associazioni di volontariato di Voghera, rispetto ai desideri dei bambini e famiglie ospiti , sono nate delle attività che prevedono la valorizzazione delle competenze educative e sociali in modo da creare occasioni di benessere e divertimento per minori ucraini.
Il progetto, denominato i Bambini della Pace- діти миру (si pronuncia Dite Meru)-, si occuperà di creare momenti in cui i bambini potranno “riappropriarsi” di una routine di gioco e svago in gruppo con i loro connazionali e con bambini italiani con cui condividere nuove energie positive.
Tutti i laboratori, gite ed attività sono cosi pensate con gli obiettivi di dare loro nuovamente la possibilità di esprimersi al meglio e proseguire con quanta più serenità possibile il proprio percorso di crescita in un ambiente protetto e sicuro, allargare la propria rete di relazioni e non perdere le competenze acquisite durante l’anno scolastico, sia in Ucraina che in Italia.
L’elemento che guida il progetto è quello che, nonostante si trovino in Italia a causa di un evento negativo ed inaspettato, possano, una volta tornati a casa, avere dei ricordi gioiosi del periodo trascorso qui; ricordi che li sostengano quando dovranno affrontare la ricostruzione nella loro nazione.