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Attualità - Lunedì, 22 Febbraio 2021 13:33

VOGHERA - Un altro detenuto con lo smartphone e in carcere scoppia la polemica

auto 2VOGHERA - Nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Penitenziaria di Voghera hanno scoperto un detenuto che da tempo aveva uno smartphone con cui poteva anche effettuare chiamate all'esterno o inviare messaggi. Si tratta dell'ennesimo caso, che ora fa risuonare l'allarme tra gli stessi agenti.

 

IL BLITZ DEGLI AGENTI - Lo Smartphone occultato in cella

A darne notizia è Sebastian Pendola, Segretario Locale dell’USPP (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria), che commenta così l’episodio: “ancora una volta, l’ottimo lavoro di intelligence e di osservazione svolto dal personale del Reparto di Polizia Penitenziaria di Voghera ha permesso di intercettare, rinvenire e sequestrare un microcellulare abilmente occultato da un detenuto. L’USPP si congratula con la Polizia Penitenziaria a cui rivolge un messaggio di
esaltazione: l’impegno, l’abnegazione e le intense attività quotidiane portano sempre al raggiungimento degli obiettivi istituzionali”.

 

POLIZIA PENITENZIARIA - In lotta contro la carenza d'organico

Anche Gian Luigi Madonia, Segretario Generale dell'Ussp, interviene sulla vicenda: “Complimenti doppi al personale di Voghera. Che nonostante le difficoltà del periodo non ha perso lucidità ed espleta egregiamente i propri compiti. Il Reparto, infatti soffre una carenza d’organico di circa il 30%, particolarmente accentuata nei ruoli intermedi della Polizia Penitenziaria (Ispettori e Sovrintendenti). Inoltre, da tempo ormai l’istituto è caratterizzato da un clima conflittuale dovuto ad una gestione assai discutibile, che ha persino indotto la maggior parte delle Organizzazioni Sindacali a mettere in atto rivendicazioni e proteste”.

 

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