VOGHERA - Si avvicina la data fatidica del 27 Ottobre, giorno in cui al dipartimento tutela ambientale della Provncia di Pavia è stata inserita in calendario la nuova conferenza dei servizi per decidere sulla possibilità o meno di realizzare l'impianto. Nel frattempo i residenti di Canmpoferro si sono organizzati in un comitato per la tutela dell'ambiente.
IL COMITATO
Il comitato è stato ufficialmente registrato il 28 settembre scorso ed i soci fondatori sono Marco Simionato, Davide Belli, Marinella Poggi, Renzo Poggi, Patrizio Dolcini, Fabio Chiesa, Iacopo Daturi.
"Il Comitato nasce all’indomani della notizia dell’avvio in Provincia di Pavia dell’iter autorizzativo per un impianto di biodigestione con produzione biogas e upgrading a biometano, che dovrebbe sorgere in zona Campoferro - spiega Marco Simionato - Tale notizia, come un fulmine a ciel sereno, ha investito i vogheresi apparentemente all’insaputa dell’amministrazione locale".
LA BATTAGLIA
"La prima emergenza di cui vogliamo occuparci è l’imminente approvazione del progetto per l’insediamento di questo enorme biodigestore atto alla produzione di biometano, sproporzionato per le esigenze del territorio e pieno di vizi di forma. Insomma, sembra proprio tutt’altro che il classico piccolo impianto “green” che tutti ci aspetteremmo, è più vicino ad una pura operazione speculativa a danno di tutti i residenti nel territorio vogherese - prosegue Simionato - Abbiamo capito che le forze politiche non bastano, serve la gente, serve qualcuno o qualcosa che protegga il nostro territorio da queste continue speculazioni. È chiaro ormai che siamo di fronte a un territorio sempre sotto attacco. Non è possibile nel 2020 scoprire dai giornali, all’improvviso, dell’avvio di un iter autorizzativo per un impianto che ha impatto per tutta la città senza che la politica ne sappia nulla. Il Comitato nasce non solo per questa imminente minaccia, ma anche per quelle che dovessero sopraggiungere in futuro".