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Attualità - Lunedì, 09 Marzo 2020 10:16

VOGHERA - Coronavirus, cosa dovremo aspettarci adesso? L'intervento del virologo oltrepadano Giovanni Maga

giovanni magaVOGHERA - Giovanni Maga, di origini codevillesi, è uno dei virologi italiani più apprezzati. Attualmente è direttore dell'Istituto di Genetica Molecolare (Cnr) di Pavia. Ecco il suo intervento in merito ai possibili sviluppi di contagio del Coronavirus.

 

COMUNICARE BENE E' FONDAMENTALE

Anche oggi titoli sui giornali che riportano la conta dei decessi. Nessuno vuole nascondere che il virus stia colpendo in maniera dura le fasce più deboli, che tutti dobbiamo proteggere seguendo le indicazioni che ci vengono date. Però credo che i media debbano fare un serio esame di coscienza. Mai come in queste ore la comunicazione è importante e allora perchè non dire anche che il numero dei guariti aumenta sempre più e ad oggi è quasi il doppio dei deceduti?

 

LE GUARIGIONI SONO IN AUMENTO

La Protezione Civile ha implementato uno strumento simile a quello della John Hopkins per la situazione Italiana. Si vede come la curva delle guarigioni aumenti sempre più. Questa è una buona notizia perchè i guariti è come se fossero vaccinati, ovvero hanno acquisito l'immunità e quindi iniziano a creare una barriera ulteriore alla diffusione del virus. Anche le guarigioni arrivano tardi, dopo l'incubazione più il periodo di decorso clinico, per cui adesso vediamo l'inizio ma ci aspettiamo che aumentino sempre più. Nel mondo i guariti sono già oltre la metà dei casi totali (62000 guariti su 11000 casi rilevati dall'inizio dell'epidemia).

 

QUESTA E' LA FASE PRECEDENTE AL PICCO

Stiamo attraversando la fase di incremento che precede il picco. Al momento è difficile predire quando arriverà. In Cina le infezioni si sono stabilizzate dopo un mese dall'implementazione delle misure. Potremmo essere anche noi in una situazione simile e vedere il picco a fine Marzo (ma si spera ovviamente prima). Anche Francia e Germania stanno attraversando una fase di aumento esponenziale superando in pochi giorni i 1000 casi. L'Italia non è un caso a parte, semplicemente da noi è successo qualche settimana prima. L'importante è non abbandonarsi a comportamenti irragionevoli e sopportare con responsabilità il peso delle misure messe in campo. Ricordiamo che 1800 persone sono a casa senza sintomi. Non tutti si ammalano e da questa infezione si guarisce.

 

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