RIVANAZZANO TERME - Una base solida e grandi novita': cosi' la Riva vuole rimanere sul podio della Seconda Categoria

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RIVANAZZANO TERME - La Rivanazzanese riparte dalla base affidabile della passata stagione, con alcune integrazioni opportune per confermarsi ai vertici della Seconda Categoria, dopo il terzo posto conseguito nel campionato scorso.

IL MERCATO IN USCITA

Nella formazione tipo, le uniche partenze sono quelle del difensore Arrigoni, che si è accasato a Garlasco per motivi di lavoro e del regista Paolo Barbieri, che ha chiuso la sua carriera di calciatore. Si registrano anche altri movimenti in uscita nel club presieduto da Giampaolo Monastero. Buscaglia si trasferisce a Milano per questioni di studio e lascia la Riva. Ghia e Ghiozzi sono in partenza , cosi come il laterale difensivo Ganimede, tornato al Retorbido.

I PRIMI COLPI DI MERCATO

Intanto il direttore sportivo Paolo Deantoni annuncia i primi due colpi di mercato:” Abbiamo chiuso con Gianluca Zolo, centrocampista in arrivo dallo Zavattarello e Alex Volpini, giocatore molto duttile proveniente dal Nizza. Ora cerchiamo un difensore centrale e un attaccante, ma non c’è fretta, vogliamo fare le nostre valutazioni in modo oculato”. La Riva ha confermato il difensore Mija, in prestito dal Casteggio. La volontà della società termale è di mantenere in rosa anche il centrocampista offensivo Manuel Pisaroni, di proprietà del Voghera, l’anno scorso eccellente protagonista in maglia gialloblù. “Ripartiamo da un’ampia ossatura dell’anno scorso e da mister Piccinini, che ha fatto un ottimo lavoro e gode della nostra piena fiducia. Dopo il terzo posto della passata stagione, vogliamo confermarci nelle zone alte del campionato. Nel 2020, festeggeremo il centenario della Rivanazzanese e vogliamo prepararci al meglio per questa ricorrenza”, dichiara il ds Deantoni. La Riva è alla ricerca anche di un secondo portiere, dopo che Senatore ha lasciato la squadra, per ragioni lavorative. Il via alla preparazione della Rivanazzanese è fissato per il prossimo 17 agosto.

Alessandro QUAGLINI