BRESSANA BOTTARONE - Dopo gli acquisti altisonanti di Coccu, Farina e Baroncelli, il Bressana prosegue la sua campagna acquisti spumeggiante con tre innesti giovani, accomunati da un elevato tasso di affidabilità.
RINFORZI AVANTI E DIETRO
Per la prossima stagione di Promozione, vestiranno la maglia arancione due difensori, Pietro Pastorelli, classe 2000, proveniente dal Nibbiano Valtidone (Eccellenza) e Mattia Rossignoli, classe ’99, fresco vincitore della Prima Categoria con il Voghera dopo un appassionante duello proprio con il Bressana. Il club arancione rinforza anche la sua batteria offensiva con Alessandro Cellari, classe ’99, proveniente dall’Accademia Pavese, dove ha collezionato 21 presenze nello scorso campionato di Eccellenza.
SONO GIOVANI GIA’ PRONTI
“Si tratta di giovani già pronti per la prima squadra, li definirei giovani con esperienza che rispecchiano alla perfezione i profili che stavamo cercando ”, spiega il direttore sportivo del Bressana Gianluca Palladini. I tre acquisti ampliano il ventaglio delle scelte di mister Truffi. Rossignoli , in virtù della sua duttilità tattica, potrà infatti giostrare sia da terzino che da centrale difensivo. Pastorelli può agire al centro della difesa e all'occorrenza a centrocampo e Cellari sarà una pedina molto preziosa nel settore offensivo :” Rossignoli e Cellari hanno alle spalle una buona esperienza nei campionati dei grandi e riguardo a Pastorelli abbiamo ricevuto ottime referenze da chi l’ha allenato, mister Truffi ha grande fiducia in lui” . Il mercato del Bressana riserverà altre sorprese : “La nostra società è composta da persone serie e oneste, qui gli investimenti si possono fare. Ogni giorno ci chiamano giocatori per proporsi, ma è chiaro che valutiamo solo quelle opportunità che possono migliorare la nostra rosa. Di sicuro, siamo alla finestra, il nostro mercato non è finito”. In uscita, il Bressana comunica che diversi ragazzi di annata ’96, ’97 e ’98, di proprietà del club arancione, saranno girati in altre società dove potranno giocare con maggior continuità.
Alessandro QUAGLINI