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Sport 2017-18 - Giovedì, 14 Giugno 2018 11:54

PONTE NIZZA - Cavo alla guida del Nizza ma scoppia la polemica con la Federazione

tino pernigotti tnPONTE NIZZA -  Il Nizza cambia tecnico e si affida a Maurizio Cavo, reduce da un’ottima stagione con il Montebello. L’annuncio del nuovo allenatore è accompagnato da una forte presa di posizione del Nizza calcio in merito alla regola che impone la presenza di tecnici provvisti di patentino nelle categorie dilettantistiche.

 

UNA LETTERA ALLA LEGA NAZIONALE DILETTANTI


Il presidente onorario del club giallorosso, Tino Pernigotti, ha anche inviato una lettera riguardante l’argomento , indirizzata alla Federazione e letta nel corso della tradizionale serata di incontro di fine stagione tra la Figc e le società della provincia della scorsa settimana . Le risposte di Giuseppe Baretti, presidente del Cr Lombardia e di Roberto Del Bo, delegato provinciale della Lnd, si sono rivelate comprensive dei disagi manifestati dal Nizza. In modo molto franc , Pernigotti ha esposto con fermezza la sua contrarietà alla norma del patentino obbligatorio per realtà collocate in zone territoriali come Ponte Nizza: “Da sei mesi, il Nizza calcio continua a ricevere raccomandate, citazioni in cui non si parla altro che di Tribunale Federale, Procura Federale, inibizione e deferimenti.. Ci sembra di essere trattati come dei comuni delinquenti, e tutto questo perché non rispettiamo una norma che è il frutto di un accordo politico con una Associazione che è stata capace di imporsi, e che comunque fa comodo perché permette di continuare a mungere mucche da cui non scende neanche più una goccia di latte”. Il dirigente del Nizza entra poi nel dettaglio del problema legato alla norma sugli allenatori: “L’Associazione che rappresenta gli allenatori fissa dei parametri di “rimborsi” che per la Seconda Categoria sono fissati a 2.500 euro a stagione. Purtroppo noi viviamo in una zona di “confine”, odiati da tutti perché troppo distanti, e definiti “montanari”. Un allenatore con il patentino per venire da noi vuole almeno il doppio di quanto stabilito dall’Associazione. E noi quei soldi non possiamo permetterceli. Cosa facciamo allora? Non abbiamo forse lo stesso diritto di tutti a praticare uno sport che amiamo o perché siamo in una zona disagiata non è così? Invece di essere aiutati perché facciamo un servizio sociale (mi riferisco al settore giovanile) dobbiamo essere criminalizzati perché non abbiamo un’abilitazione che mi limito a non commentare.. Dobbiamo sparire perché non riusciamo a rispettare questa regola assurda per queste categorie?”. Pernigotti precisa inoltre che l’idea di sostituire l’allenatore “non è assolutamente un esonero. Mister Domenichetti è un ragazzo di Ponte Nizza, che ha dimostrato la sua bravura e gode della nostra totale stima. Resta comunque nella nostra società”.

 

Alessandro QUAGLINI

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