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Sport 2017-18 - Giovedì, 10 Maggio 2018 08:11

STRADELLA- La strada per la salvezza è in salita, ma l'Apos crede nell'impresa a Roncaro

STRADELLA - L’Apos Stradella non getta la spugna. Dopo aver perso la gara d’andata dei playout di Prima Categoria per 2-1 in casa, i gialloneri devono vincere con due gol di scarto sul campo della Volante Roncaro, nel ritorno di domenica, per centrare la salvezza. Il guru stradellino Carlo Bissacco crede nell’impresa e sprona la squadra ” E’ stato importantissimo segnare il gol del 2-1 che ci dà qualche speranza per il ritorno. Mi auguro di avere la squadra al completo e in salute, questa squadra ha dimostrato che può fare cose in apparenza impossibili”.

IL RONCARO HA MERITATO, MA NOI NON MOLLIAMO Nel match di Stradella, l’Apos ha dovuto fare i conti con diversi problemi: “Purtroppo Cassinera aveva 40 di febbre al sabato sera, cosi come Buzzi, che ha avuto un’intossicazione alimentare, eravamo un po’ disastrati. Voglio comunque riconoscere il valore del Roncaro, che ha giocato bene e ha vinto con merito”. Bissacco non si appella all’alibi del gol annullato a Tommasi, che avrebbe permesso all’Apos di portarsi sull’1-1:” Dalla mia posizione, non ho visto bene e non posso giudicare. Ci tengo comunque a ribadire che la vittoria del Roncaro non fa una piega, hanno due attaccanti molto bravi e un giocatore d’esperienza come Lovato in mezzo al campo, che fa girare bene la squadra. Noi però non molliamo, il fatto di aver segnato il gol del 2-1 in inferiorità numerica (espulso Kokaj, ndr) dimostra come questa squadra può fare un altro miracolo".

CHIARIMENTO CON IL PUBBLICO Il tecnico stradellino fa poi chiarezza in merito ad  una questione che si è aperta con il pubblico di casa:” Ho qualche capello bianco, ma non sono diventato stupido. Sentivo che la gente si lamentava per il mancato impiego di Montagna dall’inizio, ma voglio precisare che il desiderio di Luca è di entrare a 20-30 minuti dalla fine. Sono io che ho riportato qui Luca e dobbiamo solo ringraziarlo per i sacrifici che fa ad essere con noi, ora che vive a Milano. E’ il capitano storico dell’Apos e conosco molto bene le sue qualità tecniche, ma l’idea di impiegarlo nel finale delle partite è concordata con lui”.

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