STRADELLA - L’Apos Stradella disputa un’ottima gara sul campo del Vistarino, e accoglie con disappunto e rabbia il pareggio finale (1-1) , originato da un rigore molto contestato, concesso ai padroni di casa di mister Lodola.
UNA PARTITA CAPOLAVORO "Siamo arrivati a questa gara con parecchie difficoltà di organico, senza Merli e Tommasi per squalifica, ma i ragazzi sono stati straordinari e abbiamo fatto un capolavoro. Siamo stati compatti e ordinati dal 1’ e con le nostre giocate in verticale, siamo stati anche pericolosi in attacco. Peccato per quel rigore inventato dall’arbitro , che ha anche espulso Cassinera, in una situazione in cui gli stessi giocatori del Vistarino erano pronti a battere il calcio d’angolo, dopo la parata di Marcolin su un tiro del loro attaccante. Un rigore scandaloso, che ci è costato il pareggio. A quel punto, pur giocando in dieci per 38 minuti, ci siamo difesi bene e con grande attenzione, concedendo poco ad una squadra di qualità come il Vistarino”, sottolinea il tecnico stradellino "Popi" Castellazzi.
"I GIOVANI RISPONDONO BENE" L’Apos raccoglie cosi il quinto pareggio nelle ultime sei gare e conferma la sensazione di una squadra molto determinata e viva agonisticamente:” Le difficoltà ci sono, ma sono convinto che possiamo centrare la salvezza. Siamo sempre stati all’altezza in ogni partita e anche i giovani che stanno trovando ampio spazio, rispondono molto bene”. Per i gialloneri, arriva ora l’impegno casalingo con il Mortara:” Dobbiamo cercare una vittoria, che darebbe anche più valore ai nostri pareggi recenti. Il Mortara è una squadra grintosa, e ci aspetta una partita senz’altro difficile, ma in questo campionato ogni gara è combattuta”. L’Apos perde per squalifica Cassinera e Sailouh, espulsi a Vistarino. Rientrano, dopo il turno di stop Merli e Tommasi. Dopo la rete al Voghera, a Vistarino si è ripetuto Sozzi: “Su Giovanni non ho mai avuto il minimo dubbio, devo dire che l’innesto di Pascali ci ha dato molta qualità e profondità in fase offensiva”, chiosa mister Castellazzi.
ALESSANDRO QUAGLINI