VOGHERA – Una scelta difficile e dolorosa, maturata dopo aver riflettuto a lungo. Lino Gaffeo ha deciso di lasciare l’OltrepoVoghera dopo quattro anni vissuti al vertice del club oltrepadano.
ABBIAMO IDEE DIVERSE SUL CALCIO
“Si tratta di una decisione molto sofferta e presa con dispiacere, ma ho fatto le mie considerazioni. Il mio rapporto calcistico con l’OltrepoVoghera si chiude qui, ma continuerà sicuramente il rapporto umano”, dichiara con tono di voce rattristato il presidente Gaffeo. Alla base dell’addio, c’è una differenza di vedute con gli altri componenti della dirigenza in merito alla linea societaria da seguire per il futuro:” Ho sempre rispettato tutti e ogni decisione che ho preso è sempre stata per il bene della società. Auguro all’OltrepoVoghera un futuro pieno di successi. Possono proseguire sul cammino che abbiamo intrapreso insieme e saranno liberi di fare calcio in base alle loro idee, senza la mia presenza che poteva essere un freno. Ci sono persone che hanno voglia di far bene e hanno tutte le competenze necessarie, quindi ai tifosi dico di continuare ad andare allo stadio e di sostenere la squadra”.
TROPPI PERSONALISMI ALL’INTERNO DELLA SOCIETA’
Gaffeo non fa mistero che all’interno della società non c’era più un’armonia totale e fa cenno a qualche personalismo di troppo:” In diverse occasioni, è stato fatto qualcosa senza la mia autorizzazione e questo non mi è piaciuto molto. Allo stesso tempo, devo riconoscere come sia stato costruito un bel settore giovanile, ma per come vedo io le cose, non è il settore giovanile che tiene in piedi una società. L’immagine di una società deriva principalmente dalla prima squadra, ma non accetto che mi venga detto di aver considerato poco il settore giovanile. Per me ogni cosa che viene fatta in società va condivisa, ci vuole unità di intenti e spirito di collaborazione, invece ho notato che spesso ognuno pensava esclusivamente al proprio orticello e cosi non si cresce come società. Non ritengo giusto che in società uno debba sentirsi più bravo di un altro o si metta a criticare l’operato di altre persone, rispetto reciproco, dialogo e condivisione di quello che si fa devono essere basilari”. L’imprenditore di Castellazzo non svela i suoi piani futuri nel calcio (è stato accostato al Casale e al rilancio della Novese) ma lascia intuire che non abbandonerà il mondo del pallone:” Qualche opportunità ce l’ho, ma non voglio passare per un traditore. Lascio Voghera a malincuore e con tanta sofferenza, ma ritengo giusta questa decisione e chiedo che venga rispettata. Per me il calcio è passione, l’ho sempre visto come un insegnamento di vita. Non so cosa farò, ma voglio poter tornare a Voghera ed essere accolto come una persona corretta e appassionata. Da parte mia non c’è nessun rancore, i rapporti umani restano e per me sarà sempre piacevole tornare a Voghera”.
Alessandro QUAGLINI