VOGHERA - Voleva vincere l'OltrepoVoghera. Ma come contro la Pro Sesto una volta in vantaggio, sfiorato anche il 2-0, gli avversari hanno avuto la meglio, riuscendo a pareggiare. I milanesi addirittura al 95' (Cristofoli di testa), il Verbania quasi al 90' (D'Onofrio di piede).
COMMENTO DELLA PARTITA
Insomma sempre in zona Cesarini o quasi, i rossoneri lasciano sul campo quelli che sarebbero stati tre punti meritati. Grazie a un miglior secondo tempo, dove la squadra ha giocato, spinto, andando spesso in area, creando sovrapposizioni, mantenendo l'avversario molto lontano dalla propria area di rigore, l'OltrepoVoghera ha trovato più di uno spiraglio per offendere, per andare in vantaggio, sfiorando poi il 2-0, ma avendo il torto di non chiudere i conti. E sappiamo che spesso il calcio è crudele e che gli avversari alla prima (o forse seconda occasione), hanno la meglio, anche grazie a quel pizzico di fortuna che non gusta mai. E' pur vero che il Verbania, una volta sotto (nono gol di Romano in campionato, di testa, su assist al bacio dalla fascia sinistra di Riccardo Coccu), ha assunto un altro atteggiamento. Meno coperto, meno arrendevole. Mettendo una punta in più e un trequartista in più.
Trasformando il più difensivo 5-3-2, in un 4-3-3 decisamente più arrembante. E alla fine il premio è arrivato. Classifica alla mano, risultati dagli altri campi pervenuti, al Verbania, invischiato nella zona playout, serviva innanzitutto non perdere. Ci è riuscito. Un po' come all'andata. All'OltrepoVoghera il rammarico di non aver chiuso la stagione casalinga con tre punti da regalare a un pubblico che quest'anno avrà un po' più sofferto del solito, ma che al termine del match, tutto in piedi, ha atteso capitan Di Placido e compagni, per gli applausi finali. Alla fine giusti e meritati.